Il Tirreno

Livorno

L’operazione

Sventato un rave party alla Cala del Leone: identificati 100 giovani da tutta la Toscana


	Agenti e militari sul posto insieme ai volontari di "Reset"
Agenti e militari sul posto insieme ai volontari di "Reset"

Livorno: 30 fra agenti e militari impegnati a partire dalle 7 di mattina del 14 agosto sul Romito sotto il coordinamento della questura. Sequestrata l’attrezzatura: un mixer, casse alte un metro, un amplificatore e un generatore di elettricità a benzina

14 agosto 2022
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LIVORNO. Un rave party sventato, con un centinaio di giovani arrivati da tutta la Toscana identificati e allontanati dalla Cala del Leone. Doveva essere la grande festa di Ferragosto, in realtà però le forze dell’ordine – coordinate dalla questura – hanno fermato l’assembramento in spiaggia sul nascere. Sarebbe dovuto essere centinaia fino alla sera del 15, ma già nel primo pomeriggio della vigilia della giornata clou dell’alta stagione se ne sono tornati a casa.

L’OPERAZIONE

L’allarme è scattato dopo il numero insolito di auto parcheggiate, in nottata, lungo la strada litoranea del Romito. Così, attorno alle 8 di mattina del 14 agosto, polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza (con il nucleo cinofili) e polizia municipale – coordinati dal funzionario di turno, il vicequestore aggiunto Claudio Cappelli – hanno circondato l’area, anche con l’ausilio via mare dei vigili del fuoco, delle stesse fiamme gialle e della squadra nautica dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico di via Fiume, presente anche con due poliziotti in moto d’acqua, bloccando ogni via di fuga e identificando i partecipanti. Insieme alle forze dell’ordine anche i dipendenti Aamps per ripulire l’arenile da bottiglie di vetro e legna, oltre ai volontari dell’associazione “Reset”, scesi sul sentieri con i sacchi per le pulizie.

IL SEQUESTRO

Non è stato facile per la polizia riuscire a sequestrare l’attrezzatura acustica, poi portata via da un mezzo navale della squadra nautica dei vigili del fuoco e da quello della stazione navale della guardia di finanza, visto che era impraticabile riuscire a riportarla su attraverso lo stradello. Alcuni degli organizzatori, tutti livornesi, avrebbero minacciato di “legarsi” alle casse se fossero state sequestrate. Ma con calma, e persuasione, gli agenti sono riusciti a convincerli a desistere. Dopodiché, sotto una tenda, sono stati trovati nascosti un mixer, delle casse alte un metro, un amplificatore e un generatore di elettricità a benzina. La preoccupazione della questura erano le condizioni di sicurezza per i partecipanti al rave: non essendoci vie di fuga sicure, solo un sentiero scosceso e il mare, non intervenire sarebbe stato pericoloso. Non da ultimo il rischio incendi nella vegetazione, basti solo pensare alla presenza del genere di corrente a benzina.

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