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Versilia

Economia del litorale

Spiagge all’asta, ecco i criteri per aggiudicarsi le concessioni: tutti i punteggi

di Matteo Tuccini

	Il litorale dall'alto in una foto d'archivio
Il litorale dall'alto in una foto d'archivio

Viareggio, priorità a chi ha l’attività come principale fonte di reddito: l’offerta economica non sarà così determinante

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VIAREGGIO. Nelle future gare delle spiagge saranno premiate esperienza, professionalità e attitudine al settore. Soprattutto di chi negli ultimi cinque anni ha portato avanti un’attività che è stata la prima fonte del reddito familiare. Ma sarà determinante anche la qualità delle strutture e del servizio da fornire alla clientela.

Sono questi i criteri individuati dal Comune di Viareggio per i prossimi bandi di gara, conosciuti popolarmente come "aste" (ma non si tratta di vere aste), per le concessioni delle spiagge. Una questione di cui si parla da anni, che adesso sembra arrivata al dunque: i Comuni sono chiamati a fare le gare entro l’estate del 2027, il che significa che il tempo è poco. Anche perché le procedure da fare sono tante e complesse, e i balneari minacciano ricorsi in tribunale. I Comuni devono muoversi; da qui la decisione di mettere nero su bianco i criteri dei bandi, così da respingere anche i contenziosi mossi dall’Antitrust. Viareggio, come Camaiore – di cui Il Tirreno ha scritto pochi giorni fa – ha deciso di riconoscere un punteggio maggiore a chi porta in dote un’esperienza nel settore maturata negli anni e con la caratteristica di essere un’impresa familiare, che ha nello stabilimento balneare la principale attività.

Come detto, anche a Forte dal sindaco Bruno Murzi, l’obiettivo è riconoscere la tradizione balneare viareggina e versiliese.

I criteri (e i punteggi)

L’offerta economica non è prioritaria: il punteggio massimo riconosciuto è 10. Quindici punti, invece, verranno riconosciuti – si spiega dal Comune – per «qualità degli impianti, dei manufatti e di ogni altro bene da asservire alla concessione, anche sotto il profilo del pregio architettonico e della corrispondenza con le tradizioni locali. Sarà valutato il pregio architettonico della soluzione progettuale presentata anche in riferimento all’inserimento ambientale e al contesto architettonico locale e la qualità dei materiali, con particolare riferimento a quelli ecocompatibili, valorizzando l’installazione di impianti che garantiscano il risparmio idrico, energetico e di approvvigionamento da fonti rinnovabili». Saranno preferite le proposte «che prevedano l’inserimento o la sostituzione delle strutture fisse con strutture e attrezzature non fisse e completamente amovibili. Privilegiate proposte che maggiormente rispettino l’aspetto naturalistico della spiaggia».

Sarà, inoltre, «particolarmente apprezzata la proposta di soluzioni tese a massimizzare la vista del mare rispettando il cono visivo Passeggiata-mare, al fine di ridurre la presenza di barriere visive (anche siepi e alberature a fusto) rispetto alla spiaggia e al mare». Fino a un massimo di 10 punti spetteranno al concorrente che dimostrerà «esperienza tecnica e professionale in relazione ad attività turistico-ricreative comparabili, anche svolte in regime di concessione».

E altri 10 punti saranno riconosciuti a chi «nei cinque anni antecedenti, ha utilizzato, in qualità di titolare della concessione o anche di gestore, una concessione demaniale marittima per finalità turistico-ricreative quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare». Dovranno essere indicati i familiari del nucleo a carico dell’offerente e impiegati nell’attività oggetto della concessione. «Dovrà inoltre essere indicata la percentuale dei redditi derivanti dall’attività oggetto della concessione rispetto ad eventuali ulteriori entrate negli ultimi cinque anni. Ai fini dell’attribuzione del punteggio, la percentuale del 50,01% deve essere rispettata per tutti i cinque anni antecedenti».

Quindi si parla di imprese familiari e legate in primis all’attività balneare. Fino a 8 punti saranno assegnati per la qualità del servizio. Saranno valutati l’utilizzo di sistemi di identificazione del personale addetto allo stabilimento (ad esempio divise), l’accoglienza e informazioni agli utenti, i turni di pulizia, servizi aggiuntivi legati alle attrezzature da spiaggia (asciugamani, cuffie, costumi), le lingue parlate dal personale, la qualità del cibo e l’impiego di materie prime biologiche e a km zero e per intolleranze alimentari, implementazione di stabilimenti plastic free e rifiuti zero, e offerta di specifici servizi turistici anche in periodi non di alta stagione. Punteggio relativamente più ridotto (fino a un massimo di 5) per la questione dei dipendenti da assumere in caso di vittoria della gara.

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