Il Tirreno

Lutto

Lorenzo Buffon, è morto il portierone del Milan anni Cinquanta

di Redazione web

	Lorenzo Buffon
Lorenzo Buffon

Con la Nazionale collezionò quindici presenze, partecipando a una fase di rinnovamento del calcio azzurro

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Il calcio italiano perde una delle sue figure più rappresentative: Lorenzo Buffon, storico portiere del Milan e protagonista assoluto della Serie A negli anni Cinquanta, è morto a 95 anni nella sua casa di Latisana, in provincia di Udine. Un arresto cardiaco improvviso ha interrotto la vita di un uomo che, con talento e carisma, ha saputo attraversare decenni di storia sportiva diventando un simbolo riconosciuto da generazioni di tifosi. La notizia è stata resa nota dalla figlia Patricia, che con discrezione ha comunicato la scomparsa dell’ex campione.

Colonna rossonera

Buffon arrivò al Milan nel 1949, appena ventenne, e per dieci stagioni difese con sicurezza la porta rossonera. In quegli anni il club costruì una delle sue identità più forti, fatta di gioco offensivo e grandi campioni: Buffon fu il baluardo che garantiva equilibrio e solidità. La sua capacità di leggere le azioni e guidare la difesa lo consacrò tra i migliori portieri italiani del tempo, contribuendo alla conquista di numerosi scudetti.

Il riconoscimento internazionale

Il talento di Buffon varcò i confini nazionali. Negli anni Sessanta la FIFA lo inserì, insieme al leggendario Lev Yashin, in una selezione mondiale All-Star dedicata ai portieri: un attestato che ancora oggi testimonia il suo valore internazionale. Dopo il Milan, la sua carriera proseguì con Genoa, Inter, Fiorentina e Ivrea, segno di una longevità sportiva rara nel suo ruolo. Con la Nazionale italiana collezionò quindici presenze, partecipando a una fase di rinnovamento del calcio azzurro.

Eleganza e riservatezza fuori dal campo

Oltre alle imprese sportive, Buffon era apprezzato per la dignità e l’eleganza con cui affrontava la vita. Uomo riservato, seppe mantenere un profilo discreto anche dopo il ritiro. Nonostante il cognome altisonante, non era parente diretto di Gianluigi Buffon: un’omonimia che negli anni ha legato simbolicamente due epoche diverse, unite dallo stesso ruolo tra i pali. 

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