Il Tirreno

Grosseto

Il caso

«Vengo a ritirare l’auto, ho pagato» ma la concessionaria non ne sa nulla – Dall’annuncio online alla truffa: cosa è successo

di Pierluigi Sposato

	L’ingresso di Conte Motors di via Aurelia nord
L’ingresso di Conte Motors di via Aurelia nord

Una donna vittima di una truffa online, 3.375 euro versati per una Polo. La Conte Motors ha sporto denuncia per sostituzione di persona

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GROSSETO. «Buongiorno, questa mattina devo venire a ritirare la Volkswagen Polo per il cui acquisto ho contattato il signor Paolo Conte versando un acconto da 3.375 euro…». Dall’altro capo del telefono, la responsabile della concessionaria è caduta dalle nuvole: «Signora, qui non c’è nessun Paolo Conte e non abbiamo mai messo in vendita quell’auto…».

Un episodio che ha tutti i crismi della truffa e di cui potrebbero essere rimasti vittime anche altri ignari acquirenti. La concessionaria non c’entra nulla e anzi Claudia Conte, legale rappresentante della Conte Motors di via Aurelia nord, ha presentato una denuncia in Procura formulando l’ipotesi di sostituzione di persona e chiedendo di individuare anche chi sia quella persona (di nome “Claudio”) intestataria del conto corrente sul quale l’aspirante acquirente aveva versato il denaro. Un caso originato dalla pubblicazione su un sito specializzato di un annuncio di vendita di una Polo 1.0 del 2020 con 75mila chilometri dal prezzo complessivo di 6.750 euro. Un caso emerso sabato scorso. Quella mattina, a Claudia Conte l’acquirente aveva spiegato di aver visto quell’auto online e di aver telefonato a uno dei due numeri telefonici indicati nell’annuncio, che conteneva i riferimenti della concessionaria di via Aurelia nord, con tanto di foto del patron Claudio Conte, padre di Claudia, morto nel febbraio dell’anno scorso; di essersi accordato con il sedicente “Paolo Conte”, specificando che l’auto sarebbe stata intestata al marito di lei; di aver fatto due bonifici a favore di tale Claudio; di aver ricevuto due fatture dallo stesso Paolo; di essersi accordata per il ritiro dell’auto, che sarebbe dovuto avvenire sabato scorso.

Ma proprio sabato era successo qualcosa di strano. L’acquirente, di Roma, aveva cercato di chiamare Paolo ma non c’era riuscita, perché a quel numero non rispondeva più nessuno: aveva così telefonato a un’attività vicina a Conte Motors, individuata sulla mappa on line. La titolare di quest’ultima aveva telefonato a Claudia Conte e le aveva spiegato in breve cosa stava succedendo. La stessa Conte a quel punto aveva contattato l’acquirente, che aveva lasciato il numero di telefono. E a quel punto era venuta fuori tutta la storia. Temendo possibili conseguenze per sé ma anche per altri possibili acquirenti, visto che l’annuncio era online, Claudia Conte era andata subito in Procura insieme all’avvocato Guiscardo Allescia. Una Polo con quella targa non era mai stata nella disponibilità di Conte Motors né mai messa in vendita, ha spiegato, né la società aveva mai pubblicato annunci su quel sito specializzato (che naturalmente è estraneo alla vicenda). La srl non ha mai avuto rapporti con Paolo Conte e non sa chi sia, tanto meno conosce il Claudio beneficiario dei bonifici. Le fatture ricevute dall’acquirente e recanti la data di venerdì scorso non sono state emesse da Conte Motors e sono anche palesemente false, a giudizio della concessionaria dal momento che non c’è il numero della partita Iva. Infine, la mail di riferimento data da Paolo Conte (con dominio “contemotors.it”) così come il numero di telefono fornito non sono riferibili alla concessionaria o a persone in rapporti con la società. Tutto questo è stato messo nero su bianco, mentre nel frattempo quegli annunci sono stati ritirati; non prima però che Claudia Conte riuscisse a farne degli screenshot. L’avvocato ha fatto intervenire anche un proprio tecnico informatico per gli opportuni riscontri. Tutto quanto è stato possibile raccogliere è stato allegato alla denuncia.

E alla concessionaria risultano altri casi similari, per una Polo (potrebbe essere la medesima), per un Defender (qui a essere interessato sarebbe un professionista abitante ad Agrigento che non ha però abboccato) e per un’altra auto di questo stesso modello, datata 2005: in questa circostanza l’acquirente ha raccontato di essere entrata in contatto con un certo Mario (è superfluo dire che neanche lui lavora per Conte Motors) che gli aveva rilasciato due fatture dello stesso tenore dopo una caparra da 2mila euro con bonifico al medesimo Claudio. Anche una Tesla e un’Audi Q3 sono state pubblicizzate sul sito specializzato, senza che Conte Motors le abbia mai messe in vendita attraverso quel canale.




 

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