Grosseto, imprenditore punto da un calabrone mentre cerca i funghi nel bosco con un amico
L’uomo, 56 anni, è stato trasferito con l’elisoccorso Pegaso in codice rosso all’ospedale Misericordia
GROSSETO. Brutta avventura per un noto imprenditore grossetano, salito in paese per fare funghi insieme a un amico, che ha richiesto una mobilitazione straordinaria di soccorritori anche da oltre provincia.
La ricostruzione
Nel primo pomeriggio di oggi, 13 settembre, i due si erano inoltrati nelle macchie dopo Roccatederighi, risalendo la strada a fianco al cimitero. Dopo pochi metri appena, tuttavia, il fattaccio: un nugolo di calabroni li ha accerchiati e un insetto ha punto l’imprenditore (56 anni), che si è sentito male. L’amico, temendo si trattasse di uno shock anafilattico, ha immediatamente chiamato i soccorsi e si è poi prodigato allo scopo di prestargli le prime cure: ha raggiunto una legnaia abbandonata poco distante ed è riuscito a recuperare una sedia su cui lo ha fatto accomodare per aiutarlo a riprendersi.
I soccorsi
Sul posto si sono precipitati Croce Rossa di Grosseto, Misericordia di Grosseto e Pubblica assistenza di Sassafortino. Il servizio 118 dell’azienda sanitaria Usl Toscana sud est, però, non avendo a disposizione l’elisoccorso (la zona è difficilmente raggiungibile e l’urgenza appariva grave) perché impegnato in un altro intervento ha dovuto a sua volta chiedere una mano ai colleghi della Nord Ovest, che hanno provveduto a inviare il Pegaso 3 di Massa-Carrara; a comunicare al pilota le coordinate gli operatori della Pubblica assistenza. Il personale si è quindi verricellato al limitare del bosco, in un oliveto, mentre il pilota del bestione di metallo è riuscito ad atterrare in uno spiazzo poco distante.
I soccorritori, accolti dall’amico – che ha avuto la prontezza di metterli in guardia contro i calabroni (il nido si trovava lungo il sentiero percorso per raggiungere la macchia) – hanno trovato il ferito in condizioni relativamente buone: cosciente ma con difficoltà respiratorie, gonfiore del viso, labbra e lingua, orticaria e prurito diffusi, respiro sibilante e tosse; tutti sintomi compatibili – a un primo sguardo – con uno shock anafilattico. Ulteriori approfondimenti, per fortuna, hanno tuttavia portato a una diagnosi meno drammatica. L’imprenditore è stato quindi trattato con antistaminici, cortisone e ossigeno.
Come sta
L’uomo è stato quindi accompagnato – sulle sue gambe – fino alla pancia di Pegaso 3, quindi decollato alla volta dell’ospedale Misericordia di Grosseto dove è stato affidato alle cure del personale sanitario e sottoposto a ulteriori accertamenti allo scopo di escludere complicazioni impreviste. Non sarebbe in pericolo di vita.
Brutta avventura a lieto fine che si è conclusa, per giunta, con un pugno di mosche: i due amici, appena arrivati, non hanno fatto in tempo a raccogliere neanche un fungo.