Il Tirreno

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Attività storiche

Macelleria Borrelli, a Scarlino è festa grande: 50 anni di una famiglia al bancone

di Maurizio Ceccarelli

	Alessandro e Silvia Borrelli con la madre Luciana Costi nella macelleria norcineria Borrelli
Alessandro e Silvia Borrelli con la madre Luciana Costi nella macelleria norcineria Borrelli

La storica attività di piazza Gramsci è un’istituzione e un punto di riferimento nella frazione. Alla norcineria si sono aggiunti anche l’ingrosso e le spedizioni a casa dei turisti

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SCARLINO. Festa di compleanno per la Macelleria Norcineria Borrelli in piazza Gramsci a Scarlino Scalo che ha compiuto 50 anni. Mezzo secolo di professionalità e qualità per un’attività che ha sempre rappresentato un riferimento importante per gli abitanti della frazione e del paese (ma non solo) e che ha fatto del lavoro del nucleo familiare il suo punto di forza.

«L’attività è stata aperta da mio padre Antonio insieme a mia mamma Luciana nel 1975 a poche decine di metri da dove ci troviamo adesso», racconta Alessandro Borrelli che dal 2007 porta avanti l’azienda di famiglia insieme alla sorella Silvia; e aggiunge: «Dal 1980 poi ci siamo trasferiti qui, dove siamo adesso e da allora non ci siamo più spostati. Oltre alla vendita al dettaglio effettuiamo anche servizio all’ingrosso; un impegno non da poco che però ci gratifica e facciamo volentieri».

Borrelli ha cominciato a lavorare in macelleria nel 2002, in pratica appena terminati gli studi, sposando la causa di famiglia; prima dando una mano a babbo e mamma, poi prendendo lui direttamente la gestione della macelleria insieme alla sorella Silvia per portare avanti quello che i loro genitori tanti anni prima avevano iniziato.

«Quando abbiamo cominciato io e mia sorella il lavoro era già cambiato rispetto a quando c’erano i nostri genitori, tuttavia era ancora basato sui rapporti veri con la gente del posto; c’era il contatto umano, si parlava del più e del meno, insomma era un’altra cosa. Oggi molti clienti entrano, comprano, pagano e se ne vanno. Manca quella complicità che prima era alla base del rapporto tra commerciante e cliente e questo è certamente un fattore al quale non eravamo abituati», racconta.

Il lavoro della macelleria negli anni ha subito dei cambiamenti, ma la professionalità della famiglia Borrelli e la qualità dei loro prodotti sono rimasti uguali a cinquant’anni fa.

«Diciamo che da quando siamo entrati io e mia sorella è cambiata la tipologia di lavoro rispetto agli anni in cui c’erano mio padre e mia madre – continua il titolare – Oggi, oltre alla vendita al dettaglio, che rimane la nostra forza, facciamo anche spedizioni in tutta Italia, soprattutto al Nord. Molti clienti infatti, in maggioranza turisti del periodo estivo, ci chiedono la merce che noi facciamo recapitare direttamente a casa loro, inoltre serviamo molti importanti ristoranti della zona. No – sottolinea ancora – siamo cresciuti qui, mio padre ci faceva andare in macelleria soprattutto durante l’estate quando il lavoro aumentava ed eravamo liberi da impegni scolastici. Poi ci siamo ritrovati a essere noi a gestire il tutto e devo riconoscere che oggi, a distanza di anni, sono felice della scelta che ho fatto».

I tempi in cui i figli subentravano e portavano avanti le aziende avviate dai genitori sembrano però lontani anni luce. Oggi, rispetto a quanto accadeva un po’ di anni fa, si dà la priorità allo studio, sempre più fondamentale per entrare nel mondo del lavoro. Ma Alessandro Borrelli sarebbe contento sei i suoi figli continuassero la tradizione iniziata da nonno Antonio e nonna Luciana? «Ne sarei felice – risponde – Mio padre mi diceva che era meglio se avessi fatto un altro lavoro, magari meno impegnativo del nostro, ma poi, quando è arrivato quel momento e ha capito che avrei continuato a fare quello che lui aveva iniziato ne è stato contento e orgoglioso. È un lavoro molto impegnativo – aggiunge – sia a livello mentale che fisico, però, alla fine, la soddisfazione in qualche caso, ripaga anche più dell’aspetto economico».

Il discorso non può non andare al momento che stanno attraversando un po’ tutte le attività commerciali. «Per quanto ci riguarda siamo in linea con quello che è stato il lavoro degli scorsi anni, diciamo che questa estate ci siamo difesi bene anche se il lavoro è cambiato: oggi ci sono molte più persone vegane e vegetariane rispetto a prima. Ma noi restiamo fiduciosi sul fatto che si continui a mangiare la buona carne, come quella che noi continuiamo a macellare (carne locale) e dare un servizio che i supermercati non danno».

Se ci sarà una terza generazione dei Borrelli alla guida della macelleria? La domanda, a questo punto, torna alla ribalta. «Me lo auguro di cuore», ribadisce il titolare, che porta nel cuore una certezza inscalfibile: «Mio padre e mia madre ne sarebbe certamente orgogliosi».


 

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