Incendio a Cana, il disastro in Maremma non si ferma: notte di terrore, gente in fuga da case e poderi. Il sindaco: «Situazione grave» – Video
Il rogo è divampato nel pomeriggio di Ferragosto: decine di uomini in azione tra vigili del fuoco e volontari dell’antincendio boschivo: già in fumo 566 ettari
ROCCALBEGNA. È andato avanti per tutta la notte tra venerdì 15 e sabato 16 agosto l’imponente incendio divampato nel primo pomeriggio di Ferragosto nella zona di Cana, frazione collinare del comune di Roccalbegna, in provincia di Grosseto. Le fiamme, alimentate da un vento teso di maestrale e favorite dalla conformazione impervia del territorio, hanno rapidamente divorato ettari di vegetazione, mettendo in grave difficoltà le squadre antincendio. La stima nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 agosto era di almeno 566 ettari andati in fumo.
Fronte in espansione
Inizialmente il rogo aveva interessato circa 10 ettari di area boschiva e macchia mediterranea, ma le condizioni meteo e la presenza di più focolai hanno fatto estendere il fronte in modo incontrollato. Alle 23 di venerdì l’incendio era ancora attivo e fuori controllo.
Forze in campo
Per contenere le fiamme sono intervenute otto squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Grosseto, supportate da circa 40 uomini provenienti sia dalla sede centrale che dai distaccamenti. In volo due Canadair del corpo nazionale e tre elicotteri della Regione Toscana hanno effettuato numerosi lanci, ostacolati però dalla presenza di una linea elettrica di media tensione che attraversa l’area. Anche squadre da altri comandi della Toscana sono state inviate in rinforzo durante la notte.
Case a rischio
Le fiamme hanno minacciato da vicino diverse abitazioni isolate e poderi nella campagna intorno a Cana, costringendo le autorità a disporre evacuazioni precauzionali. I vigili del fuoco si sono concentrati per ore nella difesa delle case, presidiate senza sosta nel timore che il rogo potesse avvicinarsi ulteriormente.
Vento e temporali
A complicare la situazione, i continui cambi di direzione del vento causati da temporali in formazione nei dintorni, che hanno reso l’avanzata del fronte ancora più imprevedibile. L'incendio è stato classificato come “complesso” dalla centrale operativa regionale e ha interessato una vasta area boschiva in una zona difficile da raggiungere via terra.
Lavoro senza sosta
Le operazioni di spegnimento sono proseguite fino all’alba di sabato 16, con i mezzi aerei nuovamente in volo alle prime luci del giorno. Alle 10.10 la Regione fa sapere che «l’incendio è ancora attivo. Al momento risultano percorsi circa 350 ettari di superficie agricola, incolti e boschi. Sul posto operano squadre AIB di volontari e operai forestali, elicotteri regionali e aerei Canadair della flotta nazionale. Nella notte le operazioni sono state coordinate da un direttore delle operazioni della Città Metropolitana di Firenze, ora avvicendato con un direttore della Regione Toscana. Presenti sul posto squadre e mezzi dei vigili del fuoco che operano a difesa delle abitazioni».
L’aggiornamento del 16 agosto
L’incendio è ancora attivo benché ridotto rispetto alla scorsa notte. Ancora 50 unità di vigili del fuoco sul posto, nella tarda mattinata del 16 agosto, per lo spegnimento e la sorveglianza attiva delle abitazioni e degli insediamenti rurali.
Nella notte sul percorso delle fiamme sono stati interessati cinque poderi e un capannone agricolo, con danni ancora non accertati. Sul posto stanno operando circa 50 uomini dei vigili del fuoco con circa 20 mezzi oltre al personale della Regione Toscana. Al momento stanno operando due canadair del corpo nazionale dei vigili del fuoco e due elicotteri della regione Toscana, che stanno effettuando svariati lanci.
Il sindaco
«Situazione grave – dice il sindaco di Campagnatico, Elismo Pesucci – Siamo arrivati a 400 ettari bruciati». Gran parte dell’incendio ha interessato il territorio del suo Comune: «Ieri sera (15 agosto, ndr) sono stati fatte allontanare le persone che occupavano sette/otto abitazioni e un paio di agriturismi. Li ho chiamati io uno per uno rappresentando la necessità di allontanarsi. Per nessuno di loro il Comune si è dovuto attivare per una sistemazione alternativa comunque». E adesso? «Nel pomeriggio è atteso il rinforzo del vento. Ci sono un centinaio di uomini in azione. Non posso escludere che altre abitazioni possano tornare a rischio. Ieri sera le fiamme sono arrivate a ridosso di un agriturismo e poi hanno improvvisamente girato».