Morta in gita, il borgo-presepe della Maremma è sotto choc: «Aurora era una di noi»
Batignano: i genitori della giovane, non appena saputa la terribile notizia, sono partiti per la Campania
BATIGNANO. Nel borgo collinare nel cuore della Maremma, tra le frazioni grossetane, non c’è voglia di parlare. Difficile, terribilmente difficile: la morte di Aurora Bellini, diciannovenne scomparsa durante la gita scolastica, è una notizia che ha squarciato il silenzio mattutino del paese toscano.
Il suo paese
Impossibile non conoscersi, qui a Batignano. In questo borgo collinare – alle porte del capoluogo – che non arriva a 7-800 abitanti. La squadra di calcio, la Pro Loco, le attività come il bar. Il perimetro della comunità che coincide quasi con quello della famiglia. Da stamani, 18 marzo, il borgo noto per la suggestione del presepe piange la “sua” Aurora e si stringe alla famiglia, conosciutissima da queste parti, inevitabilmente: lei, con la sorella gemella Martina, il babbo Paolo (operaio, dirigente del club calcistico del paese e membro, peraltro, della Pro Loco di Batignano) e mamma Erika. Entrambi, nella notte, non appena saputo della tragica notizia, sono partiti alla volta della Campania.
Le parole
E nelle prime ore della mattinata, l’inevitabile tam-tam in paese: i messaggi, i passaparola tra negozi e case. Gli amici, i coetanei del paese e le famiglie del borgo maremmano: il cordoglio di un paese sotto choc. «Qui ci conosciamo tutti, era una di noi, come la sua famiglia: ogni parola in questi momenti è superflua», il pensiero comune.