Il Tirreno

Firenze

Aggressione mortale

Maati Moubakir, tre arresti per il 17enne ucciso a coltellate a Campi Bisenzio: i nomi


	Il 17enne morto e il luogo della tragedia
Il 17enne morto e il luogo della tragedia

I carabinieri della compagnia di Signa proseguono nelle indagini per fare completa chiarezza sulla tragedia

2 MINUTI DI LETTURA





CAMPI BISENZIO. Nel pomeriggio di venerdì 10 gennaio, a Campi Bisenzio (Firenze), i carabinieri della compagnia di Signa, insieme al comando provinciale di Firenze, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’atto è stato emesso dal gip presso il tribunale di Firenze, su richiesta della procura della Repubblica, a carico di tre giovani residenti del luogo, accusati del brutale omicidio del 17enne Maati Moubakir, avvenuto il 29 dicembre 2024.

La ricostruzione

Le serrate indagini, condotte dalla procura della Repubblica di Firenze sin dai momenti immediatamente successivi al delitto, hanno portato a ritenere i tre giovani, di età compresa tra i 18 e i 22 anni, gravemente indiziati di aver preso parte attiva all’aggressione mortale. Secondo quanto ricostruito, la tragedia sarebbe scaturita da una violenta lite per futili motivi. La vittima sarebbe stata inseguita in strada dagli aggressori, armati di coltelli e oggetti contundenti, e accoltellata più volte. Già gravemente ferito, il giovane avrebbe tentato di mettersi in salvo salendo a bordo di un autobus di linea. Tuttavia, sarebbe stato fatto scendere con violenza dagli aggressori, che lo avrebbero nuovamente colpito a morte. Stando a fonti interne alla procura, i nomi di degli arrestati sono: Denis Mehmeti, pratese di 20 anni, e Francesco Pratesi, fiorentino di 18 anni. Pratesi, in particolare, sarebbe accusato di aver ucciso materialmente Maati con cinque coltellate: 3 alla schiena e 2 al cuore. Il terzo arrestato è Ismail Arouizi, fiorentino di 22 anni.

Le accuse e le aggravanti

Agli indagati è contestato il reato di omicidio volontario, aggravato dall’aver agito per futili motivi e con crudeltà. La particolare efferatezza dell’azione, unita alla giovanissima età dei sospettati, ha sollevato un’ondata di sdegno nella comunità locale e oltre.

Indagini ancora in corso

Le autorità continuano a investigare per verificare eventuali responsabilità di ulteriori soggetti coinvolti. La Procura ha sottolineato che per tutti gli indagati vale il principio di presunzione di innocenza, e ogni responsabilità dovrà essere accertata attraverso una sentenza definitiva.

Primo piano
Turismo

Affitti brevi, c'è una data per l'addio alle keybox a Firenze. E i sabotatori scelgono il nome della leggenda