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Il caso

Morsi e schiaffi alla figlia di 16 anni per il suo stile “troppo occidentale”: lui arrestato, lei finisce al pronto soccorso

Morsi e schiaffi alla figlia di 16 anni per il suo stile “troppo occidentale”: lui arrestato, lei finisce al pronto soccorso

L'aggressione è avvenuta sugli spalti di un campo sportivo alla periferia di Firenze

15 novembre 2024
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FIRENZE. Un 59enne tunisino è stato arrestato dai carabinieri a Firenze per aver preso a calci e pugni la figlia di 16 anni, “colpevole” di avere uno stile di vita troppo “occidentale”, simile a quello dei suoi coetanei italiani con cui usciva nel tempo libero.

L'aggressione è avvenuta sugli spalti di un campo sportivo alla periferia della città dove la giovane si era data appuntamento con un gruppo di amici per assistere a una partita di calcio, ma il padre non ha gradito l'invito e così ha trasformato quello svago in un pestaggio. L'uomo è stato arrestato per maltrattamenti di familiari, lesioni aggravate e violenza privata. Il 59enne è stato trovato anche con un coltellino svizzero, per cui è stato denunciato per porto di arma da taglio senza giustificato motivo. La figlia, trasportata al pronto soccorso per gli accertamenti, ha riportato ferite guaribili con cinque giorni di prognosi per i lividi e le escoriazioni riportate.

Dopo l'aggressione paterna, la ragazza minorenne è stata aiutata da alcuni spettatori, che hanno chiamato il 112 e sul posto sono intervenuti i carabinieri con i sanitari del 118. Separato dalla moglie, da quasi un anno, secondo quanto ricostruito dalle rapide indagini, il padre avrebbe impedito con minacce e schiaffi alla ragazza di uscire la sera con gli amici.

Sulla base delle prime ricostruzioni, alcuni spettatori hanno visto il 59enne tunisino lanciarsi sulla figlia in modo furioso, morderle il polso per farle cadere il telefono (con cui stava cercando di chiedere aiuto) e colpirla con schiaffi, pugni e calci. Bloccato da alcuni spettatori, il padre è stato fermato dai carabinieri, che hanno fatto scattare l'arresto in flagranza di reato. Vista la gravità dei fatti contestati, il pubblico ministero di turno Ester Nocera ha chiesto per l'uomo, al momento rinchiuso nel carcere di Sollicciano, la misura dell'allontanamento dal nucleo familiare. Sono in corso le indagini dei carabinieri per ricostruire il contesto in cui è nata l'aggressione, anche per chiarire se l'arrestato sia stato mosso da fondamentalismo religioso. 

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