Il Tirreno

Firenze

Elezioni comunali 2024
Il ritratto

Sara Funaro, chi è la prima sindaca di Firenze e perché ha dedicato la vittoria al nonno


	Sara Funaro festeggia la vittoria
Sara Funaro festeggia la vittoria

Psicologa, 48 anni, è la nipote di Piero Bargellini, sindaco dell’alluvione del 1966. Dal volontariato in Brasile allo “sbarco” in politica: «Farò tutto il meglio per la città»

4 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. La prima sindaca donna della storia della città di Firenze è la nipote del sindaco dell'alluvione dell'Arno del 1966, lo scrittore e parlamentare democristiano Piero Bargellini: la psicologa Sara Funaro (Pd), 48 anni, assessora uscente al Welfare, guiderà una giunta comunale sostenuta da una coalizione con Verdi-Sinistra, Più Europa, Azione e liste civiche ma senza Italia Viva dell'ex sindaco Matteo Renzi. E ancora una volta le forze di centrodestra - che si erano affidate alla candidatura civica dell'ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt - saranno all'opposizione sui banchi del Consiglio comunale di Palazzo Vecchio.

La gioia dopo la vittoria

«Sento l'emozione grandissima di essere la prima cittadina di Firenze», ha commentato a caldo Funaro, eletta al ballottaggio con il 60,56% delle preferenze. «La prima sindaca donna è un fatto sicuramente storico per Firenze, è la prima volta nella nostra città - ha aggiunto - Io posso portare la mia visione, quelle che sono le mie competenze, quelle che sono le mie sensibilità per costruire una Firenze che sia una Firenze che risponda realmente alle esigenze di ogni cittadino. Come ho fatto in tutti questi dieci anni da assessora, darò tutta me stessa per fare il meglio per la nostra Firenze e soprattutto sarò una sindaca di tutte e tutti i fiorentini senza escludere nessuno e per me questa sarà una priorità assoluta». La neo sindaca ha poi dato appuntamento ai fiorentini in piazza della Signoria «per un abbraccio collettivo con questa meravigliosa comunità».

Lo sconfitto Eike Shmidt, ex direttore degli Uffizi, attualmente direttore in aspettativa del Museo di Capodimonte a Napoli, ha annunciato: «Da oggi sono il capo dell'opposizione in consiglio comunale. Abbiamo guadagnato terreno al ballottaggio, risultato che replica quello di Giovanni Galli contro Matteo Renzi nel 2009. Ringrazio tutti quelli che si sono impegnati con me. I progetti proposti vorremmo portarli avanti anche dall'opposizione. Il problema della sicurezza, quello di una vera ecologia, sono temi per i quali ci impegneremo. Vediamo con grande preoccupazione i piani del Pd per togliere il verde dalla città. Su questi e su altri temi dovremo essere incisivi».

Psicologa per 10 anni assessora

Sara Funaro ha iniziato l'avventura amministrativa nel 2014 al fianco del sindaco Dario Nardella come assessora al Welfare e alla Sanità, alla Casa, alle Pari Opportunità, all'Accoglienza e all'Integrazione. Nel 2019 è stata eletta nel Consiglio comunale e riconfermata nuovamente in giunta con deleghe a Welfare e Sanità, Immigrazione e Istruzione. Nata a Firenze il 12 maggio 1976, come ha precisato, «in una famiglia dove le differenze culturali e religiose hanno sempre rappresentato un'occasione di arricchimento, confronto e rispetto reciproco, elementi fondamentali che hanno caratterizzato tutta la mia vita».

Dopo le scuole superiori si è laureata in Psicologia all'Università di Firenze e specializzata in Psicoterapia con un corso quadriennale in Psicologia clinica. Ha svolto un corso di perfezionamento in Psicoterapia fenomenologica all'Università di Urbino e ha frequentato un master di Etnopsichiatria con docenti del Centre Devereux di Parigi. Negli anni Funaro ha lavorato come psicoterapeuta clinica, come formatrice del personale e come supervisore di realtà che lavoravano con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolar modo situazioni migratorie. È stata cofondatrice della scuola di Psicoterapia fenomenologico dinamica.

Il volontariato in Brasile

«Il mio mondo è sempre stato il sociale: ho iniziato facendo la volontaria da adolescente con ragazze e ragazzi disabili, ho continuato lavorando come operatrice con i minori, nella salute mentale e nelle dipendenze - ha raccontato Funaro - Poi ho deciso di trasferirmi in Brasile, a Salvador Bahia, dove ho lavorato con i bambini di strada e presso comunità psichiatriche, a fianco degli ultimi e di chi non aveva una voce. Nella vita ho avuto la grande fortuna di trasformare le passioni in una professione, ho sempre creduto che se qualcuno non ha più speranze bisogna aiutarlo a iniziare nuovamente a sognare».

«In Brasile ho vissuto degli anni bellissimi - ha aggiunto - Volevo cambiare il mondo, ma non riuscivo ad immaginarmi in un altro luogo che non fosse Firenze. Ispirata dall'esempio di mio nonno Piero Bargellini, uno dei sindaci più amati dai fiorentini, ho scelto di dedicarmi anch'io alla politica. Alle persone».

Nei dieci anni da assessora della giunta Nardella, ha detto Funaro, «il nostro lavoro ci ha portato a dei risultati che ci hanno riempito di soddisfazione e che hanno posizionato la nostra città ai primi posti delle classifiche nazionali. Penso ad esempio ai servizi per l'infanzia per i quali Firenze è prima in Italia, ma anche ai servizi mensa: nella nostra città il 96% dei bambini ha accesso alle mense scolastiche. Abbiamo sempre lavorato con un obiettivo in testa: rendere la città sempre più inclusiva e giusta».

Primo piano
Il fenomeno

Luci nei cieli della Toscana: sono i satelliti di Elon Musk, a cosa servono e come funzionano

Sportello legale