Il Tirreno

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Violenza e follia

Firenze, terrore in palestra, 18enne entra armato e ferisce cinque persone: «Poteva ucciderci tutti»

di Matteo Leoni
Il luogo dell'aggressione e la polizia
Il luogo dell'aggressione e la polizia

La testimonianza del titolare della struttura: «Era fuori di sé, se avesse avuto un coltello avrebbe fatto una strage»

22 maggio 2024
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FIRENZE. Una violenza cieca, partita dal nulla. «Era fuori di sé, non sentiva nulla di quello che gli si diceva» racconta il titolare della palestra Swam di via dei Pepi, in pieno centro storico. Martedì 21 maggio intorno a mezzogiorno un ragazzo di 18 anni, tunisino, ha fatto irruzione all’interno e ha cominciato a picchiare tutti, armato anche di un bastone di legno preso tre le attrezzature sportive della struttura. Il bilancio è stato di cinque feriti. Il giovane, che era fuori di sé, è stato sedato e portato in ospedale. Verrà denunciato per lesioni personali.

La ricostruzione

Il racconto della folle giornata lo fa il titolare della struttura, un uomo di 65 anni. Il suo resoconto è lucido e puntuale, sebbene sia ancora stordito per i colpi ricevuti: «Ho un occhio nero e la frattura dell’orbita oculare – dice –, ho passato al pronto soccorso tutto il pomeriggio, a un certo punto sembrava che mi dovessero operare a un occhio, poi per fortuna ho fatto la tac e mi hanno detto che trattandosi di una microfrattura non c’era bisogno». «A un mio cliente – prosegue – ha spaccato la testa, tanto che gli hanno dovuto mettere sei punti. Se avesse avuto un coltello sarebbe stata una strage». Prima di entrare nella palestra il diciottenne ha sfondato con un calcio la vetrata di un vicino fondo in ristrutturazione. All’interno c’erano i due proprietari che stavano tinteggiando le pareti. Li ha aggrediti con calci e pugni e ne è nata una colluttazione a seguito della quale uno dei due ha riportato numerose escoriazioni. Poi il giovane è uscito ed è entrato in un cantiere, uscendone subito.

Violenza e follia

Quindi ha puntato un cliente della palestra che era sulla porta della struttura. Gli si è avvicinato e gli ha sferrato un pugno al volto, colpendolo di striscio. Il cliente a questo punto si è avviato all’interno, seguito però dal suo aggressore. «Mi ha dato un cazzotto e ora mi viene dietro» ha detto al proprietario. Poi è comparso il diciottenne: «Urlava, piangeva, era sicuramente drogato – dice il titolare della palestra –. Ero alla reception, mi si è messo davanti e mi fissava, io gli parlavo ma non capiva nulla. Gli ho detto di stare tranquillo, che non era successo nulla, poi mi stavo girando e mi ha tirato un cazzotto, ho visto che mi usciva il sangue». Poi a un certo punto un ragazzo che era nella palestra, un cliente, ha tentato di bloccarlo, ma l’aggressore «ha preso un bastone di legno, di quelli che usiamo per fare le torsioni, e gli ha spaccato la testa». Alla fine altri clienti sono intervenuti per bloccarlo. Risolutivo l’intervento del vigilantes del vicino supermercato. Poi l’arrivo del 118 e della polizia.

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