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Empoli, esplode la casa del casellante: grave un 47enne. L’ipotesi sulle cause e i danni

di Giuseppe Boi

	La casa devastata dalle fiamme
La casa devastata dalle fiamme

L’incidente per una probabile fuga di gas: l’uomo ricoverato a Genova nel Centro grandi ustionati

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EMPOLI. Prima il boato e le fiamme che rompono il silenzio e illuminano via Livornese. Poi un uomo che, sebbene ustionato, riesce a uscire dalla casa del casellante lungo la linea ferroviaria Firenze-Pisa. Quindi i soccorsi, la messa in sicurezza dell’edificio e lo stop alla circolazione dei treni che causa una giornata di caos e attese per i tanti pendolari che dalla costa raggiungono Firenze e viceversa. Il tutto a causa dell’esplosione avvenuta all’una di notte di ieri a Empoli. Un incidente causato da una probabile fuga di gas e che ha provocato il crollo parziale della casa a due piani coinvolgendo una sola persona, un 47enne che si trovava nell’edificio dichiarato inagibile a causa della deflagrazione e ora è ricoverato all’ospedale Gaslini di Genova.

L’incendio, come già scritto, si è sviluppato intorno alla una di ieri dopo una forte esplosione. La deflagrazione ha acceso alcuni focolai che hanno devastato l’interno della struttura. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Firenze, con il personale del distaccamento di Empoli, che hanno messo in campo una squadra specializzata. I soccorritori hanno messo in sicurezza l’area, effettuato il controllo dell’edificio lesionato e verificato l’eventuale presenza di altre persone all’interno.

Come detto, l’unico occupante della casa del casellante andata a fuoco era un 47enne. L’uomo, un cittadino italiano, è riuscito a mettersi in salvo da solo già prima dell’arrivo dei soccorsi. Ferito, ma cosciente, è stato da prima affidato alle cure del personale sanitario del 118 e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Empoli. Qui, vista la gravità delle ustioni al volto e alla parte superiore del corpo, i medici hanno deciso di farlo traferire a Genova nel Centro grandi ustionati.

L’esplosione e l’incendio si sono sviluppati a poca distanza dai binari della ferrovia Firenze-Pisa. Subito dopo l’esplosione è stata disposta l’interruzione della linea in entrambe le direzioni. Da prima è stato attivato un servizio con corse bus tra Empoli e Pontedera. Poi, nella prima mattinata, la riapertura al traffico ferroviario ma solo lungo il binario più lontano dalla struttura esplosa e con la riduzione della velocità dei convogli.

Inevitabile il caos nel traffico ferroviario con cancellazioni, variazioni e ritardi che si sono susseguiti durante tutta la giornata. Nella mattinata si sono registrati ritardi dai 90 ai 120 minuti. Intorno alle 12 i rallentamenti erano stimati in circa mezz’ora. Intorno alle 15 la linea è stata poi di nuovo chiusa completamente per, ha spiegato Rfi-Rete ferroviaria italiana, «le necessarie operazioni di messa in sicurezza dell’edificio». Solo intorno alle 17 i treni hanno potuto transitare nella tratta tra Empoli e San Romano su entrambi binari.

Come scritto l’esplosione ha provocato il crollo parziale della casa a due piani. Al termine delle verifiche, effettuate anche dal funzionario dei vigili del fuoco, è stata disposta l’inagibilità dell’edificio in seguito ai danni riportati. La deflagrazione e il successivo incendio hanno provocato il crollo parziale del tetto e lo “spanciamento” di un muro perimetrale sul lato della ferrovia. 

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