Il Tirreno

Il caso

Incendio alla discarica di Scapigliato: «Nube imprevedibile». Stop alla raccolta e all’utilizzo di ortaggi

di Claudia Guarino

	Rosignano, mezzi al lavoro alla discarica dopo l’incendio
Rosignano, mezzi al lavoro alla discarica dopo l’incendio

Il sindaco di Rosignano ha emesso una nuova ordinanza in attesa delle analisi di Arpat. L’agenzia ambientale ha effettuato in sei punti i campionamenti di piante a foglia larga che saranno analizzate

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ROSIGNANO. Stop di almeno 15 giorni alla raccolta e al consumo di ortaggi a foglia larga nella zona a ridosso della discarica di Scapigliato. È il contenuto dell’ordinanza firmata ieri, lunedì 30 giugno, dal sindaco di Rosignano Claudio Marabotti «in attesa dei risultati dei monitoraggi in corso». Cioè quelli di Arpat che ieri ha effettuato, fanno sapere dall’agenzia regionale per la protezione ambientale, «il prelievo di campioni di ortaggi e piante a foglia larga in sei punti».

L’incendio, lo ricordiamo, è divampato nella discarica intorno alle 16 di sabato scorso e a prendere fuoco, oltre a un telo di materiale plastico, sono stati dei rifiuti stoccati in corrispondenza del lotto in coltivazione. L’incendio, fanno sapere da Arpat «è stato domato intorno alle 3 di domenica ma già dalle ore 22 di sabato dall’area interessata non si sviluppava più una colonna di fumo ed erano presenti solo focolai sparsi». Mentre – hanno detto i pompieri – «l’incendio è stato messo definitivamente sotto controllo intorno alle 4». Il neoamministratore unico di Scapigliato Francesco Girardi ha d’altra parte sottolineato che «le operazioni di spegnimento si sono concluse intorno alle 24, protraendosi su singoli piccoli focolai fino alle 3 del mattino». Questo, invece, il messaggio del Comune pubblicato sui suoi canali dedicati alle allerte alle 23, 50 di sabato: «L’incendio principale è stato contenuto, ci sono ancora diversi focolai attivi sparsi».

Detto ciò, la nube di fumo scaturita dall’incendio «ha avuto un andamento imprevedibile e pertanto il personale di Arpat ha consigliato di ordinare misure precauzionali». È quanto si legge sull’ordinanza adottata ieri dal sindaco in cui si definiscono gli accorgimenti da tenere. In attesa dei risultati dei monitoraggi in corso si ordina «alla popolazione residente nelle immediate vicinanze della discarica e più precisamente nell’area indicata da Arpat (non è definita l’estensione chilometrica e la mappa è sul sito dell’agenzia) di evitare, per i prossimi 15 giorni, la raccolta e il consumo di ortaggi a foglia larga coltivati in orti scoperti e di procedere con la pulizia accurata delle superfici esterne». Si ordina inoltre «alle aziende agricole di sospendere temporaneamente la commercializzazione di prodotti alimentari coltivati nell’area indicata, di mantenere tracciabilità dei prodotti raccolti e stoccati nei giorni immediatamente successivi all’incendio e, per il foraggio destinato ad alimentazione animale, di verificare l’eventuale presenza di polveri visibili e valutarne attentamente l’idoneità all’utilizzo».

Arpat fa anche sapere che «le acque di spegnimento dell’incendio sono defluite verso la rete di raccolta del percolato, non interessando alcuna matrice ambientale. Per valutare l’eventuale ricaduta al suolo dei microinquinanti sviluppatisi nell’incendio e individuare le aree maggiormente interessate da tale ricaduta (“zone di impatto”), il Dipartimento di Livorno ha attivato il settore specialistico dell’Agenzia di Modellistica diffusionale che ha acquisito i dati meteo rilevati dalla stazione attiva al polo Scapigliato, insieme a quelli rilevati da due stazioni gestite dal servizio idrologico della Regione Toscana ed ha prodotto una rappresentazione delle “zone di impatto”». Per quanto riguarda i campioni di ortaggi, «saranno sottoposti ad analisi chimiche nei laboratori Arpat per la determinazione dei microinquinanti sviluppatisi nell’incendio.


 

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