Addio Taddeo, cappellano dell’ospedale di Cecina
Il ricordo di don Marco e della direttrice: «Era tenace e sempre col sorriso»
CECINA. Una cosa era sicura, con don Taddeo, si poteva solo di dire di sì. È questo l’aneddoto con cui don Marco Fabbri, parroco del Duomo di Cecina, ricorda don Jude Taddeo Ibegbu morto a Firenze, nella notte tra venerdì e ieri, per anni, cappellano dell’ospedale di Cecina.
«Era molto insistente e se diceva una cosa non mollava, conveniva subito rispondere positivamente a ciò che chiedeva. Era così tenace che se voleva qualcosa riusciva a ottenerlo: chiedete anche al personale dell’ospedale», sorride don Marco ricordando il cappellano che a Cecina aveva sostituito don Reno in ospedale.
«Lo ricordo con estremo affetto – lo ricorda Giovanna Poliseno, direttrice dell’ospedale di Cecina – perché credo sia stato all’ospedale più di 20 anni. Tutti gli anni cominciava a giugno ad organizzare la Giornata del malato che si tiene a febbraio e a cui teneva molto: coinvolgeva i medici, invitava relatori a parlare dei temi indicati dal Papa. Era di una simpatia unica, tenacissimo. Mille volte ho provato a fargli cambiare idea senza riuscirci. Tutti ricordano le battaglie sul materiale utilizzato per i presepi. Ha dato tanto all’ospedale di Cecina ed è rimasto nel cuore mio e di tanti medici. Lui, per qualsiasi cosa, c’era sempre».
E aveva un gran bel sorriso. «Andava incontro a tutti con gioia. Era espansivo, sempre positivo anche con i malati», aggiunge don Marco.
Nato a Okporo, in Nigeria, il 4 giugno 1954, dal 1997 era entrato in servizio nella diocesi di Volterra, assumendo l’incarico di parroco di Miemo e cappellano dell’Ospedale di Cecina, servizio che ha svolto con dedizione ed impegno fino al 2021, quando si è dovuto ritirare per motivi di salute nel Convitto ecclesiastico di Firenze.
La messa per i funerali sarà celebrata dal vescovo Roberto Campiotti a Cecina, nella Chiesa della Santa Famiglia, domani (lunedì 18) alle 9.30.