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Coleottero a Rosignano, si amplia il focolaio: abbattuti altri alberi da frutto

di Claudia Guarino
L’abbattimento di un albero infetto
L’abbattimento di un albero infetto

Trovati nuovi insetti killer. Ecco il piano per combatterli

15 novembre 2024
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ROSIGNANO. Dopo l’abbattimento di oltre mille alberi da frutto sembrava che si fosse riusciti a tenere a bada il coleottero killer che, da oltre un anno, infesta una parte di Rosignano Solvay uccidendo le piante. Invece niente, l’infezione, in qualche modo, è riuscita ad ampliarsi. Tanto che da qualche tempo sono ricominciarti gli abbattimenti delle piante. E se prima la zona infetta riguardava l’area circoscritta tra la l’Aurelia, il fosso bianco, via del Partigiano, via Veneto più due aree tra via Solvay e via Piave e tra via Filidei e via Fermi, adesso il temibile Cerambicide dal collo rosso è arrivato anche in alcune zone più interne. Ma andiamo con ordine.

La scoperta

Ricordiamo che quello individuato a Rosignano Solvay è il primo focolaio di Aroma Bungii (questo il nome scientifico dell’insetto) rilevato in Toscana. A scoprirlo è stato un residente che nel 2023 ha segnalato al Servizio fitosanitario regionale la presenza di cinque albicocchi malati. Ulteriori analisi hanno permesso di individuare su queste piante tre insetti. La Regione, a quel punto, ha circoscritto la zona infestata e ha delimitato un’area cuscinetto, cioè una fascia di sicurezza di un chilometro oltre i confini della zona infestata. Ed entro il perimetro della “zona rossa” sono state abbattute – come da disposizioni regionali – tutte le piante del genere Prunus L (albicocchi, susini, peschi, ciliegi, mandorli) che sono risultate infettate o che hanno mostrato sintomi. Un migliaio, complessivamente, quasi tutte situate in giardini di proprietà privata. Una volta abbattuti gli alberi, gli incaricati si sono anche occupati di distruggere rami e tronchi, così da eliminare i coleotteri eventualmente presenti al loro interno.

Il monitoraggio

Dopo la conclusione di questa prima fase di interventi, la Regione ha sistemato delle trappole entomologiche per verificare l’eventuale presenza di ulteriori insetti adulti e avviato una fase di monitoraggio. Che, evidentemente, ha dato esito positivo. Nel senso che a fine ottobre la Regione Toscana con un decreto dirigenziale ha ampliato i confini della zona infetta e dell’area cuscinetto ricominciando con l’abbattimento degli alberi da frutto attaccati dal coleottero. «Un importante contributo alle indagini – si legge sul sito della Regione – è stato offerto dalla cittadinanza che ci ha inviato numerose segnalazioni».

L’espansione

«Sono state purtroppo individuate altre piante – fanno sapere dalla Regione –. I nuovi ritrovamenti sono distribuiti in maniera meno continua e l’idea è che Aromia Bungii possa in buona parte aver sfruttato il trasposto passivo, ovvero sia stata trasportata da veicoli insieme a residui di potatura o legna da ardere. Ora si deve agire ancor più tempestivamente per eradicare i nuovi focolaio». Il servizio Fitosanitario, con il supporto della Solvay, del Comune di Rosignano Marittimo e dei carabinieri forestali, ha ripreso nei giorni scorsi «le attività di eradicazione, che dovranno concludersi necessariamente entro la fine dell’inverno, prima che i nuovi adulti emergano dalle piante infestate».

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