Le onde, le urla dei figli e la tragedia: Ervin e Robert, amici annegati alle Spiagge bianche
Fatali le correnti nella zona della foce del fiume Fine. Le salme sono state consegnate alle famiglie e trasportate al cimitero di Rosignano
ROSIGNANO. Una giornata di vento e sole in questo scorcio di settembre. L’ideale per tuffarsi tra le onde del mare increspato in un giorno che doveva essere di divertimento ma che è finito con una doppia tragedia nel mare davanti alle Spiagge bianche con la disperazione di due famiglie.
Due le vittime annegate, nel pomeriggio di sabato 23 settembre, vicino alla foce del fiume Fine. Qui le correnti – chi conosce bene i segreti di questo litorale non si stanca di mettere in guardia i turisti – sono forti. Sembra quasi che ogni stagione estiva chieda il suo tributo di vittime. Spesso stranieri che arrivano per la prima volta sulla costa dalla sabbia bianca.
La tentazione di fare un bagno è stata fatale per due turisti ungheresi, Ervin Kovacs e Robert Nagy, 46 e 48 anni, che avevano scelto la costa livornese e la Toscana per una vacanza con le rispettive famiglie, compresi i figli minori, testimoni della tragedia. Fino a pochi minuti prima il numeroso gruppo, raccontano i primi soccorritori, era in mezzo alle onde, a circa duecento metri dalla riva. Genitori e figli, sembravano divertirsi. Il mare mosso e il libeccio non li avevano scoraggiati. Prima i due amici avrebbero aiutato i rispettivi figli a raggiungere la riva. Ma subito dopo la corrente li ha trascinati via, prima che avessero il tempo di mettersi in salvo. Le grida dei loro familiari, che chiedevano aiuto, hanno dato l’allarme (alle 13,25) ma non c’è stato nulla da fare.
È stato impegnativo anche recuperare i corpi a causa del mare mosso. Sul posto i vigili del fuoco di Cecina, i sommozzatori di Livorno, la guardia costiera, la Pubblica Assistenza di Rosignano. È stato fatto decollare anche l’elicottero dei vigili del fuoco per collaborare alle ricerche effettuate via mare con la motovedetta. Una delle due vittime è stata individuata quasi subito e trasportata a riva. Qui l’uomo è stato rianimato a lungo, sotto lo sguardo disperato della moglie e dei figli. Nonostante sia stato usato anche il defibrillatore, per il giovane padre non c’è stato niente da fare, è morto poco prima delle 14.
Nel frattempo sono andate avanti le ricerche dell’altro ungherese, che è stato recuperato dopo altri quaranta minuti. La guardia costiera ha informato il magistrato di turno in Procura a Livorno che ha inviato sul posto il medico legale. Le salme sono state consegnate alle famiglie e trasportate al cimitero di Rosignano. Una tragedia che ricorda quella del 4 luglio scorso, quando un 47enne moldavo morì annegato davanti a moglie e figli in condizioni meteo del tutto simili a quelle di ieri. Anche lui annegato davanti alla moglie, anche lei moldava, e alla figlia I tre erano in mare nonostante il mare mosso e la bandiera rossa.
La prima ad andare in difficoltà per le condizioni di mare mosso era stata la figlia, prontamente soccorsa dal bagnino a lei più vicino. Riportata sulla terra ferma, lo stesso bagnino è andato in soccorso del padre della ragazza. Quando l’ha raggiunto, la tragedia si era già consumata.
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