Un caso di Chikungunya a Forte dei Marmi: già effettuata la disinfestazione
Il virus contratto da un residente attraverso la puntura di una zanzara: l’ordinanza del Comune
FORTE DEI MARMI. Dalla lontana Tanzania il virus Chikungunya è arrivato anche a Forte dei Marmi dove tra sabato e domenica (5 ottobre) è stato segnalato un caso autoctono di questa malattia tipica delle aree tropicali, trasmessa dalla zanzara tigre, e di fastidioso sviluppo sintomatologico. Caso confermato dall’Asl nord ovest.
Una vera emergenza sanitaria scattata nel weekend che ha indotto il vicesindaco Andrea Mazzoni a emettere nella giornata di domenica un’ordinanza urgente per l'esecuzione di interventi di disinfestazione dell’area interessata. «Devo ringraziare l’Ufficio Ambiente – ha sottolineato il vicesindaco – perché nonostante il giorno festivo hanno consentito di far partire gli interventi». La zona interessata è stata quella di via Duca D’Aosta, in pieno centro, e la disinfestazione è stata fatta entro un raggio di 200 metri dall’abitazione dove è stato individuato il caso di febbre Chikungunya.
Così le procedure sanitarie sono state attivate già nella notte tra domenica e lunedì per scongiurare ulteriori casi. Il paziente – che sta bene ed è monitorato a casa – non avrebbe contratto il virus in seguito a un viaggio esotico ma probabilmente proprio per il contatto con una zanzara infetta.
L’ordinanza comunale ha anche disposto la ricerca e l’eliminazione dei focolai larvali peri-domestici con ispezioni “porta a porta” delle abitazioni comprese nell’area segnalata dove si è verificato il caso di infezione. L’emergenza – spiegano dal Municipio – è stata dettata dalla necessità di intervenire a tutela della salute e dell’igiene pubblica per prevenire malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura di insetti vettori, ed in particolare della zanzara tigre. L’intervento principale per la prevenzione di queste malattie – spiegano ancora dal Comune – consiste nella massima riduzione possibile della popolazione di zanzara tigre e che pertanto è necessario rafforzare la lotta all’insetto medesimo, agendo principalmente tramite la rimozione dei focolai larvali e con adeguati trattamenti adulticidi e larvicidi in area pubblica e privata.
Di cosa parliamo
Il virus Chikungunya provoca febbre improvvisa e dolori articolari molto intensi, tanto da rendere difficoltosi anche i movimenti più semplici. Non a caso, il nome di origine swahili, significa proprio “ciò che curva” o “contorce”, in riferimento alla postura dolorosa delle persone colpite. Fu descritta per la prima volta nel 1952 in Tanzania, e da allora la Chikungunya si è diffusa in oltre 60 Paesi. Naturalmente, fanno rilevare gli esperti e la copiosa letteratura in materia, la prevenzione resta l’arma più efficace. Proteggersi dalle punture di zanzara è fondamentale e ovviamente anche la lotta ambientale, eliminando ogni possibile ristagno d’acqua nei pressi delle abitazioni che possono diventare ambienti ideali per la riproduzione dell’insetto.
Le campagne di disinfestazione sono fondamentali, ma la collaborazione di cittadini e istituzioni è indispensabile per ridurre la popolazione di zanzare del genere Aedes, i vettori principali per la diffusione del virus, e il rischio di nuove epidemie.