Il Tirreno

PIETRASANTA. Grazie alla sua talentuosa manualità Sonia Tartaglia, scomparsa nella giornata di ieri all’età di 91 anni, ha cucito abiti e vestiti da sposa per un divenire di generazioni di pietrasantine.

Per tutti, infatti, Sonia Tartaglia era la “sarta di Porta Lucca”, la persona giusta a cui rivolgersi per il giorno del “sì che conta”: la capacità di ascoltare, di tradurre i sogni e l’immaginazione di una ragazza in abiti da sposa che evocavano qualcosa di unico, di personale, di meraviglioso.

Con la morte di Sonia Tartaglia, come ricordavano ieri mattina nel centro città, ci lascia una di quelle persone che con semplicità, capacità di ascolto e talento ha caratterizzato a lungo la vita e la crescita di Pietrasanta – lei residente da sempre in via Garibaldi – attraverso una forma d’arte, perché disegnare abiti e cucire era e resta un’espressione artistica non per tutti, di eccelso livello.

Ma Sonia Tartaglia, nella sua vita, non si è limitata a portare in dote abiti e vestiti da sposa: è stata, infatti, una grande viaggiatrice, curiosa, instancabile nella sua voglia di andare alla scoperta del mondo.

Lo ha fatto fino a quando ha potuto così come era innamorata della montagna che solcava in lunghe camminate. La priorità di Sonia è però sempre stata la famiglia: rimasta vedova a soli 35 anni si era dedicata alla crescita delle sue due figlie gemelle, Manuela e Serenella. Lascia anche i nipoti Nicolò, Giulia e Claudia e il genero Francis Dinelli.

I funerali di Sonia Tartaglia sono fissati alle 14.30 di questo pomeriggio (martedì 2 aprile), in Duomo. 

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