Anno nuovo, batosta nuova: dal gasolio alle polizze auto, gli aumenti da gennaio 2026
Bankitalia stima un aumento dei prezzi al consumo dell’1,4% ma nel 2027 andrà peggio. Codacons denuncia: «Il costo medio di una polizza ha subito un rincaro del 17,5% a partire dal 2022»
Anno nuovo, batosta nuova. Soprattutto sugli automobilisti. Dal primo gennaio, infatti, scattano due aumenti che peseranno e molto sulle tasche degli italiani. Il primo riguarda le accise sul gasolio, il secondo sulle assicurazioni Rc auto. Ma visto come si era messa negli ultimi giorni, poteva perfino andare peggio, soprattutto se non fosse stato bloccato l’aggiornamento degli importi per le sanzioni stradali, riforma che avrebbe fatto lievitare il prezzo delle multe.
Il dossier Bankitalia
Una fotografia complessiva della situazione (di oggi) e di ciò che ci aspetta nei prossimi anni, l’ha fatta Bankitalia nell’aggiornamento delle proiezioni macroeconomiche di dicembre. Risultato? I prezzi al consumo registreranno un aumento dell’1, 7 per cento nel 2025, dell’1, 4 nel 2026 e accelereranno all’1, 6 nel 2027 e all’1, 9 nel 2028. «L’incremento dell’inflazione nell’ultimo anno dell’orizzonte previsivo è riconducibile agli effetti dell’entrata in vigore del nuovo sistema di scambio di quote di emissione di inquinanti e di gas a effetto serra nell’Unione europea. L’inflazione al netto delle componenti energetica e alimentare, pari all’1, 9 per cento quest’anno, scenderebbe all’1, 6 nel 2026 per stabilizzarsi su tale valore nel biennio successivo», spiega Bankitalia.
Aumento carburanti
Per quello che riguarda accise ed Rc auto a lanciare l’allarme è stato il Codacons. Sui carburanti – spiegano – «le brutte notizie riguardano i 16, 6 milioni di italiani proprietari di autovetture alimentate a gasolio. Dal primo gennaio, infatti, scatterà il riallineamento delle accise voluto dal governo, con un aumento della tassazione pari a 4, 05 centesimi di euro al litro per il diesel che porterà nelle casse statali un incremento delle entrate pari a 552 milioni di euro nel 2026. Considerata anche l’Iva al 22%, un pieno di gasolio da 50 litri costerà quindi dal prossimo gennaio 2, 47 euro in più rispetto ad oggi, con un maggior esborso su base annua, ipotizzando due pieni al mese, da +59, 3 euro ad autovettura», è il calcolo il Codacons. «Se si considera anche l’incremento da 15 centesimi scattato lo scorso maggio, il rincaro complessivo è pari a 3, 38 euro a pieno, +81, 1 euro all’anno». La manovra del governo prevede una analoga riduzione per l’accisa sulla benzina, ma il ribasso rischia di rimanere solo sulla carta. «Come già osservato a maggio, quando l’accisa è aumentata di 1, 5 centesimi di euro – fanno notare – il prezzo del gasolio alla pompa è immediatamente salito, mentre per la verde, pur in presenza di una riduzione dell’accisa da 1, 5 centesimi, i ribassi sono stati minimi».
Sos assicurazioni
Dal prossimo anno si prevedono rincari anche per la spesa relativa all’Rc auto. Una delle misure contenute nell’emendamento omnibus al Ddl di bilancio, infatti, fa salire dal 2, 5% al 12, 5% l’aliquota relativa ai rischi di infortunio al conducente e rischio di assistenza stradale per i contratti stipulati o rinnovati a decorrere dal primo gennaio 2026. Una misura che dovrebbe portare nelle casse statali 115 milioni di euro nel prossimo anno, e che sarà scaricata sugli assicurati che stipulano tale tipologia di polizza, attraverso un incremento delle tariffe. «I prezzi dell’Rc auto stanno registrando sensibili aumenti, al punto che rispetto al 2022 il costo medio di una polizza ha subito un rincaro complessivo del 17, 5%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 415 euro del secondo trimestre del 2025, con un aumento di ben 62 euro a polizza», conclude polemico il Codacons.
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