Tredicesima 2025: quando arriva, come si calcola e a chi spetta – La guida per orientarsi
Quanto vale? La Cgia di Mestre parla di 59,3 miliardi complessivi, di cui però 14,5 assorbiti dal Fisco
I pensionati l’hanno già incassata, i dipendenti pubblici (o almeno la maggior parte) se la vedranno accreditare lunedì 15 dicembre, mentre tutti gli altri lavoratori dipendenti sono legati alle scelte delle singole aziende. Di cosa parliamo? Della tredicesima.
Quando arriva?
Entro il 24 comunque lo stipendio supplementare sarà stato erogato a tutti quelli che ne hanno diritto: secondo la Cgia parliamo di 16,3 milioni di pensionati e 19,7 milioni di lavoratori del pubblico e del privato. E per quella data – nella maggior parte dei casi – sarà già stato speso.
La “tredicesima”, ricordiamo, è la mensilità aggiuntiva che viene erogata obbligatoriamente a lavoratori dipendenti e pensionati, offrendo una boccata di ossigeno a tante famiglie in un periodo di spese, pianificate o meno.
La storia
Quella della tredicesima in Italia è una storia che ha quasi 90 anni: inizialmente era solo una "elargizione volontaria” dei singoli datori di lavoro, nel 1937 divenne obbligatoria solo per i lavoratori dell’industria; quindi, nel 1946 fu estesa anche agli altri settori. Infine, nel 1960 gli accordi esistenti sono stati trasformati in un diritto riconosciuto dalla legge e dai Ccnl (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro).
A chi e come si calcola
Il diritto alla tredicesima è maturato da tutti i pensionati, dai beneficiari dell’assegno sociale e dai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, part time o a tempo pieno, che abbiano un contratto di lavoro subordinato e abbiano almeno una mensilità di lavoro calcolabile nell’anno solare, cioè dal 1° gennaio al 31 dicembre.
L’assegno di fine anno è pari a una mensilità della retribuzione ordinaria (quindi minimo tabellare, contingenza, scatti di anzianità, superminimi, indennità contrattuali fisse) esclusi invece gli elementi variabili (come straordinari, maggiorazioni per turni notturni o festivi, festività e ferie non godute, rimborsi spese e indennità).
Ogni mensilità lavorata contribuisce a un dodicesimo di tredicesima. Ma la singola mensilità – in caso di part time o di rapporti iniziati o terminati durante l’anno – si calcola sulla base della “regola dei 15 giorni”: se in un mese sono stati lavorati almeno 15 giorni, il mese viene conteggiato per intero; se sono 14 o meno, non viene considerato ai fini della maturazione del contributo.
Le categorie e i tempi
I primi a incassare la tredicesima sono sempre i pensionati che se la vedono recapitare nel primo giorno regolare di attività bancaria di dicembre (lunedì 1° dicembre, in questo caso). Seguono i dipendenti pubblici a cui viene accreditata il 15 dicembre, anche se il giorno può variare leggermente in base ai calendari di NoiPA. Ai dipendenti privati la tredicesima viene pagata abitualmente prima della retribuzione di dicembre, con un accredito separato erogato tra l’1 e il 24 dicembre. La data esatta viene stabilità dal contratto CCNL oppure dall’azienda.
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