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Manovra, la bozza: il taglio Irpef, aumentano le pensioni minime. Bonus mamma rafforzato

di Redazione web

	Il Governo verso la Manovra 2026
Il Governo verso la Manovra 2026

Sono 137 gli articoli della legge di bilancio 2026: confermata la rottamazione delle cartelle con pagamento fino a un massimo di 54 rate. Sigarette più costose, sale l'aliquota al 26% per gli affitti brevi

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È di 137 articoli, dal taglio dell’Irpef alla rottamazione, la legge di bilancio 2026, secondo la bozza che circola in queste ore. Il testo della manovra è stato approvato dal Cdm venerdì. Entro il 20 ottobre è atteso alle Camere per l’iter di conversione.

Negli articoli della bozza, vengono confermate le misure annunciate nei giorni scorsi: l'atteso taglio dell'Irpef e l'aumento dell'Irap per banche e imprese assicurative.

Taglio Irpef

Confermato il taglio dell'aliquota Irpef dal 35% al 33%. Inoltre "per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 200.000 euro l'ammontare della detrazione dall'imposta lorda spettante", è "diminuito di un importo pari a 440 euro", si legge nella bozza.

Pensioni

Incremento delle pensioni per i soggetti condizioni disagiate di 20 euro al mese e di 260 euro annui. Lo prevede una bozza del ddl Bilancio visionato dall'Adnkronos. 

Bonus Mamma

Bonus mamme rafforzato: per le mamme lavoratrici dipendenti ed autonome con due figli e fino al mese del compimento del decimo anno da parte del secondo figlio, è riconosciuta dall'Inps, a domanda, una somma, non imponibile ai fini fiscali e contributivi, pari a 60 euro mensili (contro i 40 euro del 2025), per ogni mese o frazione di mese di vigenza del rapporto di lavoro o dell'attività di lavoro autonomo, da corrispondere alla madre lavoratrice titolare di reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro su base annua.

Rottamazione cartelle

Confermata la rottamazione delle cartelle con pagamento fino a un massimo di 54 rate, delle somme dichiarate ma non versate (sono escluse le somme richieste a seguito di accertamento), ultima rata il 31 maggio 2035.

Il pagamento - si legge nella bozza della manovra - delle somme di cui al comma 1 è effettuato in unica soluzione, entro il 31 luglio 2026, o nel numero massimo di cinquantaquattro rate bimestrali, di pari ammontare. A seguito della presentazione della dichiarazione, relativamente ai carichi definibili che ne costituiscono oggetto: sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza; sono sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute a titolo di definizione, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni in essere alla data di presentazione; non possono essere iscritti nuovi fermi amministrativi e ipoteche, fatti salvi quelli già iscritti alla data di presentazione; non possono essere avviate nuove procedure esecutive; non possono essere proseguite le procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo; il debitore non è considerato inadempiente ai fini di cui agli articoli 28-ter e 48-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602.

L’Irap

Revisione del contributo straordinario e affrancamento della riserva, incremento dell’aliquota Irap per gli enti creditizi e le imprese di assicurazione per quest’anno e per il prossimo biennio, sospensione della deduzione dei componenti negativi connessi alle Dta: si compone così, secondo quanto si legge nella bozza della legge di bilancio, l’intervento su banche e assicurazioni da cui il governo si attende 11 miliardi in 3 anni. L’aliquota dell’imposta sostitutiva per svincolare le riserve, si legge, è stabilita nella misura del 27,5% cento per l’affrancamento delle riserve esistenti al termine dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2025 e del 33 per cento per l’affrancamento delle riserve esistenti al termine dell’esercizio successivo. Inoltre, per quanto riguarda l’Irap, “per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2025 e i due successivi”, le aliquote “sono incrementate di due punti percentuali. Nella determinazione dell’acconto dovuto per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2025 si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata applicando le disposizioni di cui al presente articolo”. Come lo scorso anno, si interviene infine con un differimento dei crediti d’imposta.

Sigarette più costose  

Le sigarette diventano più costose. Aumentano infatti le accise: tra le altre cose, l'importo specifico fisso per unità di prodotto sale da 29,5 euro per 1000 sigarette a 32 euro dal 2026, 35,5 euro dal 2027 e 38,5 euro dal 2028 . Gli aumenti riguardano, in generale, sia i sigaretti che i tabacchi lavorati e i prodotti ''succedanei'', cioè sostitutivi del tabacco.

Affitti brevi

Aliquota al 26% per tutti gli affitti brevi. Lo prevede la bozza di manovra, che elimina la riduzione dell'aliquota al 21% ''per i redditi derivanti dai contratti di locazione breve relativi a una unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi''. Allo stesso modo, aumenta dal 21 al 26% l'aliquota per i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, nonché quelli che gestiscono portali telematici.

Benzina e gasolio

Calano le accise sulla benzina, ma aumentano per il gasolio. «Ai fini del superamento del sussidio ambientalmente dannoso» dal 2026 «sono applicate una riduzione dell’accisa sulle benzine nella misura di 4,05 centesimi di euro per litro e un aumento, nella medesima misura, dell’accisa applicata al gasolio impiegato come carburante», si legge nel testo. Conseguentemente, le aliquote di accisa sulle benzine e sul gasolio impiegato come carburante sono pari a 672,90 euro per mille litri per la benzina e 672,90 per mille litri per il gasolio usato come carburante. Attualmente, le accise sulla benzina sono pari a 713 euro per 1000 litri e quelle del gasolio a 632 euro per 1000 litri per il gasolio.

Carta “Dedicata a te”

La dotazione del fondo per la cosiddetta Carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità «è incrementata di 500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità». È quanto si legge nella bozza. «Con decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, adottato di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono ripartite le risorse del fondo di cui al primo periodo e sono individuati i termini e le modalità di erogazione», si legge nel testo. Inoltre è prevista l’autorizzazione di spesa incrementata di euro 2.231.000 per ciascuno degli anni 2026 e 2027.

Buoni pasto

Modifica alla disciplina fiscale dei buoni pasto in forma elettronica. Lo prevede la bozza della Manovra che sarà portata la prossima settimana in Parlamento. Il testo prevede che siano detassati fino a 10 euro e non più 8 euro. «Le parole “euro 8” sono sostituite dalle seguenti: “euro 10”».

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