La nonna influencer (toscana) con 7 milioni di follower: «Io fortunata, state vicino ai vostri anziani»
Silvana Bini, in arte “nonna Silvi”, e il primo video del nipote che l’ha resa famosa
Schietta ed empatica, Silvana Bini (nella foto al centro con tutta la famiglia), 84 anni di Montespertoli, con 4,2 milioni di follower su Instagram, più di un milione su Facebook e 2,1 su TikTok è una delle food influencer ma anche delle nonne più popolari nel mondo. Tutto è nato grazie a un video in cui rimproverava suo nipote Gabriele per un tatuaggio. Quei pochi secondi hanno avuto un successo così ampio da spingere il nipote a riprenderla mentre impasta, prepara i ricciarelli, “ruba” di nascosto lo zucchero a velo. E dispensa consigli, condivide ricette, aneddoti e perle di saggezza. Così, con una nuova identità virtuale, è diventata nonna Silvi, un personaggio super amato.
Insieme al figlio Marco Martini e ai nipoti, è l’anima e soprattutto le mani del Forno Martini, aperto nel 2006 a Castelfiorentino, nel 2014 a Montelupo e da un paio d’anni sbarcato sui social. Ma Silvana, nonostante l’exploit che l’ha travolta, resta una donna concreta e genuina, dedita alla famiglia. «Ho due nipoti maschi, Simone e Gabriele. Uno è più malleabile, l’altro più ostico. Con lui spesso “ci si bacchetta”. Lavoriamo insieme ma non la pensiamo mai uguale. Anche se è il suo bello. Mi aspetto qualche tirata di orecchie. Quando è il mio compleanno non la smettono più». Silvana è una nonna e veicola la tradizione, ma è conosciutissima, attraverso i mezzi di comunicazione che usano i giovani. Due aspetti che sembrano lontani. «Non faccio nulla di speciale – dice -. Quello che si vede è semplicemente la mia giornata di lavoro. Dalla mattina che mi alzo e arrivo al forno verso le 10 alla sera che vado a letto, mi rendo utile per la mia famiglia. Certo, i primi di settembre ho avuto due operazione e mi sto riprendendo. Ora ho un po’meno forze e ultimamente cerco di fare un orario più regolare». Un fenomeno social che a ogni pubblicazione fa incetta di visualizzazioni. «E chi se l’aspettava? Non immaginavo di suscitare tanto interesse. Certo mi fa piacere che tanta gente mi guardi, mi faccia i complimenti, mi scriva: “tvb”, mi mandi i cuori ma bisogna pensare che sono parole. Per me il successo è altro. È lavorare, guadagnare onestamente, mettere insieme il pranzo con la cena. E poi propongo ricette non difficili da riprodurre e dico quello che penso».
Cresciuta a pane e sacrifici, tra la guerra e tanti cambiamenti, con un passato da stiratrice e un presente da vera diva dei fornelli ma sempre piena di energia, con lei viene naturale simpatizzare. «Non creda, c’è anche chi critica e mi chiede perché non vado in pensione. Ma io non rubo niente a nessuno. È 70 anni che lavoro e resto finché ce la faccio per aiutare mio figlio e i miei nipoti. Lo sa che gli è toccato addirittura assicurami? ». Il punto forte sono i suoi piatti, in cui emerge tutta la storia toscana e non solo, e soprattutto da cui viene fuori la sua passione per la cucina e per quel valore che si chiama convivialità. «In questo giorno dove si festeggiano i nonni vorrei dire ai giovani di stare vicino ai loro anziani tenendoli attivi, coinvolgendoli nelle loro vite. Aiuta stancarli un pochino, fa bene al loro cervello e alla circolazione. I nonni sono importanti ma anche i figli, i genitori e i nipoti. Se io non avessi i miei non saprei proprio come fare».
E la sua di nonna che tipo era? «Una golosona. Aveva il diabete e nel suo armadio si trovava sempre lo zucchero. E guardi che a quei tempi, quando ero bimba, soffrivamo la fame. Avere dello zucchero era un lusso. E noi andavamo sempre a cercare nell’armadio».