Il Tirreno

Toscana

I nostri soldi

Acconto Irpef 2025, la novità: ecco le categorie che non dovranno pagare


	Novità sull'acconto Irpef
Novità sull'acconto Irpef

«Questa misura evita aumenti ingiustificati del carico fiscale per queste categorie di contribuenti», ha spiegato Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze

2 MINUTI DI LETTURA





Nel 2025, i lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi extra non saranno tenuti a versare alcun acconto Irpef, come previsto dal recente decreto legge “Disposizioni urgenti in materia di acconti Irpef dovuti per l’anno 2025”. Il governo ha introdotto misure per risolvere alcuni problemi di coordinamento tra il decreto legislativo 216 del 2023, che implementava la riforma fiscale, e la legge di Bilancio 2025, che ha reso permanente la riduzione delle aliquote Irpef.

Cosa cambia con il nuovo provvedimento

Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri, chiarisce finalmente la normativa sugli acconti Irpef per l’anno 2025, escludendo dal pagamento i lavoratori dipendenti e i pensionati che non hanno redditi aggiuntivi. «Questa misura evita aumenti ingiustificati del carico fiscale per queste categorie di contribuenti», ha spiegato Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze. Secondo Leo, l'intervento è stato necessario per correggere un difetto di coordinamento tra la legge di Bilancio 2025 e la riforma fiscale introdotta dal decreto legislativo 216/2023, che per l'anno 2024 aveva ridotto le aliquote Irpef da quattro a tre. La legge di Bilancio 2025 ha successivamente stabilito questa riduzione come norma permanente, ma un errore nel calcolo degli acconti avrebbe potuto comportare problematiche operative. Con la nuova disposizione, il governo ha garantito che non ci saranno errori nelle dichiarazioni fiscali e nei versamenti.

La reazione dei centri di assistenza fiscale

Giovanni Angileri, presidente del Caf Uil, ha accolto positivamente l'intervento del governo. «Questo provvedimento è una misura fondamentale per proteggere i contribuenti più vulnerabili, che spesso affrontano oneri fiscali sproporzionati rispetto alla loro reale capacità contributiva», ha dichiarato. Tuttavia, Angileri ha evidenziato le difficoltà operative emerse durante la campagna fiscale, che era già iniziata da oltre un mese senza un quadro normativo chiaro. Nonostante queste difficoltà, il presidente del Caf ha sottolineato l'importanza di questa correzione per semplificare il processo fiscale e garantire maggiore equità. L'intervento, quindi, non solo mette in ordine le norme fiscali, ma si inserisce in un contesto più ampio di semplificazione fiscale che mira a ridurre il peso burocratico per i contribuenti, rendendo più giusta ed efficiente la raccolta delle imposte.

Chiesa
L’ultimo saluto

I funerali di Papa Francesco: 250mila i fedeli in piazza. L’omelia: «Sempre vicino agli ultimi della terra»

Le immagini

Papa Francesco, in 250mila ai funerali: piazza San Pietro dall'alto

Sani e Belli