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La nonna, gli amici, le nozze: Varramista e la casa amata da Giovannino (ora in vendita)

di Francesca Ferri
La nonna, gli amici, le nozze: Varramista e la casa amata da Giovannino (ora in vendita)

L’ex sindaca Vivaldi ricorda gli aneddoti degli anni di Donna Paola. «Il nipote giocava coi figli dei dipendenti, per noi gelato gratis»

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«Qua ci abitava la nonna di Giovanni Alberto Agnelli, la nobildonna Paola dei conti Antonelli - spiega - Quando arrivava Giovanni, alla villa iniziava l’organizzazione delle feste per allietare questo nipotino. C’erano le partite di calcio, i giochi, le tombole. E poi merenda e gelato per tutti noi. Noi ragazzi del paese avevamo accesso al giardino, al parco e qualcuno, soprattutto i maschietti che giocavano con Giovanni, andava pure in piscina». Nei ricordi di Alessandra Vivaldi, ex sindaca di Montopoli, Villa Varramista è molto più di un edificio storico legato a un’importante famiglia di imprenditori. È un luogo del cuore, che è stato capace di ispirare una comunità. «La villa era abitata e per questo è stata una risorsa, una luce. La nonna di Giovanni frequentava il paese e il paese frequentava lei».

Donna Paola non era certo il tipo da chiudersi nella sua villa, ma, piuttosto, scendeva in paese per le commissioni quotidiane come una qualsiasi signora. O quasi. «Era normale vederla a messa o alla Posta - racconta ancora Vivaldi - Si spostava con la dama di compagnia e i due enormi cani». E il paese entrava, letteralmente, nella villa e nella quotidianità dei suoi illustri inquilini. Un esempio fra tutti: gli amichetti di Giovannino, erede di due delle più importanti dinastie industriali del Paese, erano i figli dei dipendenti della villa. «Quando veniva, lo si vedeva in giro con la nonna oppure a far merenda in paese con i ragazzini, figli dei dipendenti», dice ancora Vivaldi. Ed è anche per questa atmosfera di serenità e comunità che Giovanni Alberto era legatissimo alla villa. «I suoi 18 anni li festeggiò qui - racconta ancora Vivaldi - Ricordo che vedemmo sfilare in auto tutti gli invitati, compresa la squadra della Juventus al completo». Una volta adulto, e alla guida della Piaggio, Giovanni Alberto decise di venire a vivere qui. E sempre qui si sposò nel 1996 con Frances Avery Howe.

«Era elettore in questa sezione - racconta ancora l’ex sindaca - e io stessa lo trovai una volta al seggio. Lui amava tantissimo la villa. Per lui il suo futuro era qui, tanto che ci ha investito, dal restyling dei castelli, alle vigne». A Giovannino si deve la riconversione dei vigneti in Syrah.«Il suo sogno, oltre al progetto Piaggio, era quello di rivalorizzare la villa. Purtroppo - conclude Vivaldi - la mano del destino ha distrutto questa famiglia. Se lui ci fosse ancora e se fossero andati in porto tutti i suoi progetti, oggi avremmo una villa viva e vitale. Era un grande imprenditore e una gran brava persona».

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