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Capalbio, i prezzi folli per un lettino: l’affitto di poche ore e la mancata vigilanza

di Ivana Agostini
Capalbio, i prezzi folli per un lettino: l’affitto di poche ore e la mancata vigilanza

Il sindaco non commenta, sui rincari pesa anche l’aumento dei prezzi delle concessioni balneari

27 agosto 2024
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«Cifre folli per un ombrellone e due lettini in alcuni stabilimenti di Capalbio. Chiederemo controlli alla Guardia di Finanza». La segnalazione arriva dal Codacons che critica duramente i prezzi di alcune strutture lungo la costa capalbiese: cifre che, spiega l’associazione, non calano nemmeno se un turista resta al mare poche ore. «Forse memori di una storia in cui i vip affollavano le spiagge, che oggi però sono spesso sporche e non si differenziano in nulla rispetto alle altre della costa tirrenica, alcuni gestori di stabilimenti balneari di Capalbio – dice il Codacons – sono come schegge impazzite, fissano prezzi da capogiro: due lettini e un ombrellone, anche per poche ore, possono costare 55 euro. Una cifra folle, che non è possibile ridurre chiedendo un affitto a ore: non si offre un’alternativa».
Il problema del controllo
Il Codacons punta il dito anche su Comune di Capalbio e Regione Toscana, “colpevoli” di non vigilare e controllare. «Cosa fanno a questo proposito Comune e Regione? – chiede l’associazione –. Ognuno può giudicare se a Capalbio danno i numeri, se sono impazziti o se c’è mancanza di controllo degli uffici turistici. Chiederemo alla Guardia di Finanza di accertare quanti scontrini siano stati emessi in questi stabilimenti, quanto incassano ogni settimana e ogni mese, e quanto pagano di tasse e canone di concessione allo Stato. Elementi di trasparenza dovuti di fronte a un business che non conosce fine».
I rincari e le concessioni prorogate
Era maggio quando il Codacons lanciò l’allarme sul probabile rincaro dei prezzi di lettini e ombrelloni: ci si aspettava un’estate 2024 rovente sul fronte dei prezzi degli stabilimenti balneari. Uno dei motivi? La decisione del Consiglio di Stato che ha bocciato la proroga delle concessioni. «Gli operatori balneari minacciano già possibili rincari del 50% per le tariffe applicate dai lidi italiani come conseguenza degli aumenti dei prezzi delle concessioni, rincari che andrebbero ad aggiungersi a quelli già registrati negli ultimi anni – denunciava il Codacons a maggio –. I listini degli stabilimenti balneari hanno registrato costanti ritocchi al rialzo negli ultimi anni, al punto che una giornata al mare, considerato il noleggio di lettini, ombrelloni, sdraio, e i servizi aggiuntivi come pasti, bibite, parcheggi e via dicendo costa in media tra il 30% e il 40% in più rispetto al 2019».
Il sindaco non commenta
E a Capalbio cosa dicono? Il sindaco Gianfranco Chelini preferisce non commentare. Sulla stessa linea Adalberto Sabbatini, di Cna balneari Capalbio, e Daniele Avvento, del Sib Confcommercio. Nessuno di loro vuole alimentare polemiche alla fine di una stagione complicata soprattutto nel mese di luglio per molte strutture balneari. Vero è che affittare due lettini e un ombrellone all’Ultima spiaggia di Capalbio costa 60 euro senza distinzione fra prima fila e file successive e alla Dogana la tariffa standard è 65 euro, arrivando a 95 come tariffa comfort per avere un ombrellone e lettini a cui si aggiungono sedie, tavolo, cuscini e servizio delivery (entrambe le strutture fanno registrare il tutto esaurito fino a settembre). Altrettanto vero è che basta fare alcuni chilometri sul medesimo tratto costiero e i prezzi scendono fino a 28 euro per un ombrellone e due lettini, con servizi più in stile riviera romagnola.
«Il mercato ha dato ragione a chi pratica certi prezzi»
«Ci sono stabilimenti che praticano certi prezzi – spiega Simone Guerrini, esponente dei balneari della Maremma grossetana – perché la loro politica è di indirizzarsi verso un certo tipo di clientela, ed evidentemente il mercato ha dato loro ragione se le loro strutture sono piene. Non è corretto per motivi di visibilità puntare il dito solo su queste strutture perché ce ne sono altre alla portata di tutti».
Come a dire: il libero mercato lo permette, è la legge della domanda e dell’offerta e se certe strutture continuano a esistere vuol dire che hanno una clientela che le frequenta. «Nessuno è obbligato a prendere ombrelloni e lettini a 60 euro al giorno – commenta un imprenditore del settore che chiede inspiegabilmente l’anonimato –. A Capalbio ci sono 12 chilometri di spiaggia libera e i turisti hanno ampio margine di scelta. Possono andare nella spiaggia libera e affittare un lettino a prezzi modici dal vicino stabilimento».
 

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