Il Tirreno

Toscana

L’emergenza

Strage di pesci nella laguna di Orbetello: quali sono le cause? Quando tornerà la normalità? Parla l’esperto

di Ilenia Reali

	Pesci morti nella laguna di Orbetello (foto Enzo Russo)
Pesci morti nella laguna di Orbetello (foto Enzo Russo)

Il biologo Mauro Lenzi spiega cosa sta accadendo: tutto nasce dalle acque dell’Albegna

26 luglio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Mauro Lenzi, biologo, esperto della laguna di Orbetello spiega cosa sta accadendo, dove è un corso una strage di pesci.

Cosa accade nella laguna?

«Processi che nelle lagune quando diventano ipertrofiche avvengono normalmente ogni 10-15 anni».

Cosa sono le lagune ipertrofiche?

«Ci sono valori di fosforo e azoto molto alti».

Da cosa dipende?

«Dall’ingresso delle acque del fiume Albegna cariche dei fertilizzanti utilizzati per le coltivazioni. Entrano quindi in laguna, si stima, 80mila tonnellate annue di azoto. Una parte più ridotta dell’azoto arriva dalle deiezioni dei pesci delle acquacolture. Il ricambio, pompando dal mare, non è sufficiente».

E quindi cosa accade?

«Apparentemente niente. Ma aumentano i nutrienti e quindi la massa vegetale. La vegetazione di alghe sopravvive poco e degenera: marcisce, si accumulano sostanze organiche della decomposizione e si innescano le attività batteriche per demolirla. Inizialmente si consuma l’ossigeno che viene a mancare rapidamente, poi si attivano i batteri anaerobici che utilizzano il fosfato come agente ossidante e lo trasformano in idrogeno solforato che è un gas tossico».

Che uccide quindi i pesci.

«Esatto. Quando avvengono questi processi anaerobici dopo il rilascio del gas tossico si formano anche chiazze bianche in laguna. Quest’anno si sono avuti anche processi batterici secondari, solfo-ossidanti anaerobici, e da questi dipende il colore rosa che si vede nelle immagini dall’alto e nell’acqua».

E cosa determina oltre al colore?

«Mantiene le acque anossiche, senza ossigeno, con un potenziale di ossidoriduzione di meno 400 millivolt: un valore da capogiro. Sono acque chimicamente pericolose per gli organismi viventi: il pesce muore e tutto ciò che è sul fondo (granchi, molluschi) è già morto da giorni».

Quante altre volte era accaduto?

«Accadde nel 1992 e nel 1993 per due anni di fila e morirono 100-150 tonnellate di pesce. Ce ne sono state altre negli anni’80 e negli anni’90».

E non si può risolvere?

«La Regione ha adottato un metodo agendo sui sedimenti. L’ambiente non si può modificare, cambiare le acque del bacino è impossibile e il pompaggio è insufficiente. Coi battelli si insuffla un getto d’aria sul fondo ma i due mezzi rimasti non bastano».

Il pesce della laguna, che mangiavamo nei giorni scorsi, è sano?

«Per noi non c’è problema. Sono i pesci che muoiono per i gas tossici».

Quando in laguna tornerà la normalità?

«Tra un paio di mesi. La foto racconta un processo enorme, non era mai stato così esteso ed è la prima volta che si formano i batteri solfurei».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Meteo

Maltempo in Toscana, il Lamma: «Perché questa ondata è diversa dall’ultima e le fasce orarie più a rischio di domenica»

di Tommaso Silvi