Il Tirreno

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A San Casciano

Femminicidio di Klodiana Vefa, il marito trovato morto. Il sindaco Falorni: «Non lasceremo i figli soli»


	Alfred Vefa e Klodiana Vefa
Alfred Vefa e Klodiana Vefa

Alfred Vefa si è tolto la vita sparandosi con una pistola. Il ritrovamento a San Casciano Val di Pesa

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FIRENZE. È stato trovato morto Alfred Vefa, l’uomo che ha ucciso a colpi di pistola la moglie, Klodiana Vefa, 37enne albanese madre di due figli. Il corpo senza vita dell'uomo, 44enne albanese, muratore, è stato trovato questa mattina all'alba in una zona isolata del comune di San Casciano in Val di Pesa, circa una ventina di chilometri distante dal luogo del delitto.

Un cittadino ha segnalato ai carabinieri un'auto sospetta, parcheggiata e abbandonata. I carabinieri intervenuti hanno constatato che si trattava dell'auto di Alfred Vefa, che era ricercata da oltre 24 ore. I carabinieri hanno così organizzato e avviato una rapida battuta nelle aree rurali circostanti, riuscendo infine a rinvenire, intorno alle 6, il corpo esanime dell'uomo.

Dai primi accertamenti sembra che Alfred Vefa si sia tolto la vita sparandosi con una pistola. 

Da circa sei anni, Klodiana e Alfred di fatto non erano più marito e moglie. Avevano firmato un divorzio in Albania ma non erano andati a stare ognuno per conto suo, forse per via dei figli piccoli, forse per motivi economici. Di fatto vivevano da separati in casa. Una situazione esplosiva già di per sé e resa ancora più delicata dal fatto che Klodiana nel frattempo aveva avviato una relazione con un altro uomo, ultracinquantenne, come forse aveva fatto Alfred (così almeno dicono quelli che lo conoscono). Lui però probabilmente non si rassegnava. Le testimonianze raccolte ieri dicono che in un paio di occasioni l’avesse minacciata: «Hai i giorni contati», «Sarai mia o di nessun altro».

Sarebbe andato anche più di una volta al negozio del nuovo compagno della moglie per dirgli di troncare. Lei però, stando agli elementi raccolti dagli inquirenti, non sembrava essersi presa paura. Anzi, negli ultimi tempi avrebbe fatto credere ad Alfred che c’era un’altra persona, forse millantava, forse voleva togliere dai riflettori l’ultracinquantenne che spesso andava a cena nella pizzeria dove lei faceva la cameriera, ormai nessuno potrà saperlo. Ma secondo gli investigatori non sarebbe questa la causa scatenante di quei colpi di pistola. Semmai forse una certa pressione da parte dei parenti di lui, che non capivano come potesse ancora dividere il tetto con una donna che aveva un altro uomo. Una situazione difficile da capire in Albania e forse anche in Italia. Di fatto Alfred aveva troncato i rapporti coi fratelli, forse proprio per questo, e progressivamente si è isolato. Ad aggravare la situazione ci si sono messi anche i soldi. Alfred Vefa faceva il muratore e da qualche tempo, dicono gli inquirenti, aveva perso il lavoro o lo trovava molto più difficilmente. 

La coppia lascia due figli minorenni. «Il tragico epilogo di questa vicenda terribile. Io ripenso alla serata di ieri, per la quale ringrazio tutti, istituzioni e cittadini presenti, ed all’abbraccio che la comunità di Castelfiorentino ha saputo dare ai figli e alla famiglia di Klodiana. Non li lasceremo soli»: così Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino

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