Il Tirreno

Il Tirreno estate 2025
L'intervista

In tour con Francesco Gabbani: «Carrara nel cuore, le voglio regalare un altro concerto»

di Giovanna Mezzana

	Francesco Gabbani in concerto (foto Chiara Mirelli)
Francesco Gabbani in concerto (foto Chiara Mirelli)

Il cantante musicista a Villa Bertelli a venti chilometri da casa: «Un luogo evocativo, qui parenti e amici possono raggiungermi»

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CARRARA. È quasi-casa per Francesco Gabbani. La prossima tappa del tour estivo che muove dal suo sesto album in studio, “Dalla tua parte”, è in Versilia, a Forte dei Marmi. Il 16 agosto, si esibisce a una ventina di chilometri dalla città Natale, Carrara, con cui da sempre intrattiene una corrispondenza di amorosi sensi. Tant’è che per lui non va per niente bene il detto secondo il quale nessuno è profeta laddove è nato: lui lo è, eccome. Calca le quinte di Villa Bertelli Gabbani: è una location che gli si addice. Non siamo al centro della sfolgorante “Forte” bensì a Vittoria Apuana, frazione meno chiassosa, più pacata, quasi intimistica per l’artista che coi suoi ultimi brani – Viva la vita, per esempio, presentato al Festival di Sanremo – sta indagando il senso del vivere. Che, confessa, preferisce la montagna al mare. E che mentre l’attende l’Arena di Verona – il 1° ottobre chiuderà lì il suo summer tour 2025 – sogna un grande evento-bis nel polo fieristico di Marina di Carrara. Poi saluta i fan con una dedica molto agostana: from Tra le granite e le granate (2017) .

Com’è l’estate di Francesco Gabbani?

«È una bella estate. Sto girando in lungo e in largo per l’Italia e ho fatto il giro di boa. Tornare sul palco e incontrare il pubblico è emozionalmente molto forte e continua a essere il fine-ultimo di tutto ciò che sto facendo. E i concerti stanno andando molto bene».

Siamo arrivati alla tappa di Villa Bertelli, palcoscenico su cui Gabbani è di casa.

«È un luogo bello, evocativo: in questa villa storica si fanno concerti in un teatro all’aperto. È molto suggestivo. I concerti a Villa Bertelli hanno per me un valore particolare: sono diventati la tappa casalinga dei tour perché è quella più vicina a casa e accade che parenti e amici ne approfittino per raggiungermi».

Dalla tua parte Summer tour 2025 culmina nel concerto-evento all’Arena di Verona. L’Arena, un Olimpo più che un palcoscenico.

«Sì. In effetti ho già avuto la mia prima metà di concerto all’Arena di Verona: era il 2021, c’erano ancora restrizioni dovute alla pandemia da Covid e per questo era occupato un posto-sì e uno-no. L’Arena di Verona è uno di quei palchi su cui tu-artista sali e poi dici a te stesso: “L’ho “spuntata”. Ho spuntato l’Arena di Verona”. Mi appresto alla data con questo approccio».

Cosa fa Francesco Gabbani quando d’estate non lavora? Quando ha una mezza giornata libera..

«È molto difficile che io abbia del tempo libero: quando non lavoro, sto in viaggio. Ma se accade di rimanere a casa, quando succede capita per al massimo due giorni, guardo più alla montagna che al mare. Due settimane fa, per esempio, sono stato sulle Apuane».

Sulle Alpi Apuane: dove?

«Eh, ovviamente, a Campocecina (la montagna del Cuore dei carraresi, ndr). Ho fatto un giro sul Monte Borla e poi sui “prati” di Campocecina».

Ha avuto modo di visitare la White Carrara, l’evento-clou dell’estate della sua città, inaugurato quest’anno da designer di fama mondiale come Karim Rashid e Ross Lovegrove?

«Non ho ancora avuto tempo, però devo dire che me ne hanno parlato molto bene: è una bella edizione. E direi che è un bene che Carrara intesa come Distretto lapideo valorizzi la componente artistica che in passato è capitato più volte venisse “bistrattata”».

Pensa mai a rifare un mega concerto nella sua città, come quello dell’estate 2023 che portò 10mila persone alla Fiera Imm di Marina di Carrara?

«Io sarei pronto anche stasera. Domani. Certo è che mi piacerebbe rifare un grande evento a Carrara. Per un concerto di quella portata però ci sono norme logistiche da rispettare che non dipendono da me. Spero che tra la giunta comunale e chi amministra i miei concerti ci possa essere un punto di incontro. Sarebbe una cosa veramente bella».

Lei è un’anima “verde” e il tema ambientale è un fronte di prospettiva non qualunque anche nella sua città d’origine, pensiamo all’atavico tiro alla fune tra ambientalisti e mondo dell’escavazione di cava. Lavorerà ancora su queste tematiche?

«Se la domanda è “Rifarai una trasmissione dedicata all’ecologia”, la risposta è: “Al momento no”. È vero, però che il tema mi sta a cuore, è vero che a Carrara se n’è sempre parlato tanto ma s’è sempre fatto poco. E io non esiterò a veicolare il messaggio».

Una dedica ferragostana ai fan toscani e non che oggi si divideranno tra spiaggia, gelaterie e fuochi d’artificio?

«Certo. Li dove siete Com’è che state? Ci state bene? E state!».


 

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