Barca, che brutta fine! Spende per non affondare. E Piquet si taglia di nuovo lo stipendio
Non è bastata nemmeno la fuoriuscita di scena di Sua Maestà Leo Messi, colonna portante, fuoriclasse indiscusso e protagonista di tante conquiste, che è passato al Psg. L'emorragia non è stata fermata e adesso il club blaugrana si ritrova a dover fare i conti col blocco della Liga, che gli impedisce di ratificare i contratti dei nuovi arrivati di quest'estate
La competitività ha un prezzo e, mai come di questi tempi, il Barcellona se ne sta rendendo conto. E' assai complicato, nel calcio moderno, tenere a posto i conti e contestualmente mettere insieme un organico di assoluta eccellenza, in grado di sfidare le corazzate d'Europa. Con Juan Laporta tornato alla guida del club catalano, sono venuti fuori i buchi di bilancio che poi sono diventate voragini se rapportate al monte-ingaggi della squadra. Primo step del risanamento il 'salary cap', che ha permesso al club blaugrana di abbassare il monte-stipendi, quindi di ridurre i costi. Il problema è stato risolto solo in parte e non è bastata questa mossa per fermare le perdite della società che ammontano a svariate decine di milioni. Non è bastata nemmeno la fuoriuscita di scena di Sua Maestà Leo Messi, colonna portante, fuoriclasse indiscusso e protagonista di tante conquiste, che è passato al Psg. L'emorragia non è stata fermata e adesso il Barcellona si ritrova a dover fare i conti col blocco della Liga, che gli impedisce di ratificare i contratti dei nuovi arrivati di quest'estate.
Non solo mancano i requisiti, economici, per le nuove operazioni (saltata quella di Azpilicueta dal Chelsea, mentre Bernardo Silva resta un'illusione), ma anche la possibilità di schierare Raphinha, Koundé, Christensen, Lewandowski o Kessié, quest'ultimo arrivato a parametro zero dal Milan. 'Congelati' anche i rinnovi di Dembelé e Sergi Roberto. Per rientrare nei parametri, il Barcellona dovrà abbassare ancora il monte-ingaggi e cedere altri calciatori. A correre al capezzale del club, ancora una volta, è stato Gerard Piqué. Il pluridecorato difensore, nato e cresciuto calcisticamente nel club catalano, ha deciso di abbassare nuovamente i parametri economici del proprio ingaggio. Il centrale, che in carriera ha vinto di tutto e più volte, si sarebbe dichiarato disposto anche a giocare gratis. Un anno fa sempre Piqué si era abbassato lo stipendio, per permettere la registrazione degli acquisti di Eric Garcia e di Memphis Depay. L'olandese dovrebbe lasciare il Camp Nou per trasferirsi alla Juve che gli avrebbe proposto un biennale a cinque milioni a stagione. In uscita dal Barça c'è anche Pierre-Emerick Aubameyang, finito nel mirino del Chelsea.
Difficile che Laporta possa trattenere i due. Oggi, intanto, sono stati assegnati i numeri di maglia e appunto Aubameyang ha lasciato la maglia 25 per tornare alla 17. Il 9 di Depay andrà sulle spalle di Lewandowski, sempre ammesso che LaLiga ratifichi il suo ingaggio dopo il trasferimento dal Bayern Monaco.