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Sostenibili o con pochi soldi? Sul mercato le big toscane del calcio puntano su risparmio e talenti locali

Sostenibili o con pochi soldi? Sul mercato le big toscane del calcio puntano su risparmio e talenti locali

Fiorentina, Empoli, Pisa e Carrarese attente ai conti. Dunque servono più idee, capacità di anticipo e di valorizzare l'esistente

23 luglio 2024
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La prima rivoluzione, quella tecnica, l’hanno fatta quasi tutte le toscane di A e B con il cambio in panchina (unica eccezione la Carrarese), che presupporrà anche un rimodellamento tattico sul campo, la seconda invece è prettamente economica. Sì, perché dalla Fiorentina all’Empoli, senza dimenticare il Pisa e la neopromossa squadra di Carrara, tutti i club portano avanti la stessa filosofia, ovvero quella di un pallone economicamente più sostenibile, se possibile in qualche modo anche a chilometro zero.

Bilancio alleggerito

La Fiorentina, che pure in questa finestra di mercato ha investito una quindicina di milioni (che potranno aumentare di altri 3 al raggiungimento - non complicato - di determinati obiettivi) per Moise Kean e altrettanti su Marin Pongracic, ha visto alleggerire il bilancio della sua spesa con la cessione di Nikola Milenkovic (15 i milioni incassati). Ma non è tutto: perché anche gli addii - in tutto sette - dei calciatori che hanno interrotto la loro esperienza in viola per scadenza di contratto o fine prestito al 30 giugno hanno permesso rendere meno corposo il monte ingaggi.

Sì, è vero: la campagna acquisti è soltanto all’inizio, ma per chiudere davvero il cerchio in maniera perfetta ora c’è da trovare la soluzione giusta a Sofyan Amrabat, che non è stato riscattato dallo United e che non rientra più nei piani della società. L’altra operazione di mercato portata a termine dalla Fiorentina è quella per Nicolas Valentini, difensore argentino preso dal Boca Juniors che ha firmato il nuovo accordo con la società viola a costo zero e che, senza alcun indennizzo economico al club di Buenos Aires, rischia di arrivare soltanto nel mercato invernale, a gennaio.

Una squadra giovane

L’Empoli lo ha ribadito nelle scorse settimane col suo stesso presidente, Fabrizio Corsi, in occasione della presentazione del progetto del restyling del Castellani. «Abbiamo tanti innesti da fare - ha precisato in quella circostanza il patron -: il mio auspicio è quello di avere una squadra che se la possa giocare con tutti, più giovane e più sostenibile rispetto agli ultimi anni». Non è un caso che nell’ultima amichevole contro l’Ingolstadt su undici giocatori, nella ripresa, ben nove fossero figli del settore giovanile o comunque transitati dal vivaio, lì dove sono sbocciati calciatori diventati pezzi pregiati per i top club (l’ultimo in ordine di tempo è Tommaso Baldanzi). Già la passata estate erano stati diversi i trasferimenti a titolo temporaneo, dunque senza esborso economico, messi a segno: stavolta toccherà al nuovo ds Gemmi cominciare a lasciare il segno, con l’ennesima salvezza da conquistare.

Le infrastrutture

Le due società impegnate in Serie A sono anche quelle che stanno spendendo grandi energie sul fronte delle infrastrutture, tra centro sportivo e stadio. La Fiorentine se n’è dotata da poco tempo, mentre l’Empoli ha lavorato per ampliarne la superficie e renderlo ancora più funzionale alle proprie esigenze, esattamente come lo stadio. Se a Firenze c’è ancora attesa per capire quale sarà la risposta del tribunale civile all’istanza presentata con procedura d’urgenza per chiedere lo stop dei lavori all’impianto comunale fino al reperimento dei fondi per la copertura economica completa del progetto, a Empoli è tutto pronto per l’inizio della prima fase dei lavori.

Il campionato cadetto

In Serie B, anche il Pisa sta cominciando a fare attenzione, specie rispetto a un paio d’anni fa. Sia chiaro, cercare di risparmiare non è sinonimo di poca competitività, tutt’altro: l’obiettivo è quello di trovare la soluzione più congeniale bruciando tutti sul tempo e scommettendo sulle qualità di possibili talenti in anticipo. Il patron Knaster non ha certo intenzione di tirarsi indietro, ma l’attenzione ai dettagli è qualcosa che anche il club all’ombra della Torre continua a tenere ben presente, con prestiti che potrebbero diventare ufficiali a stretto giro di tempo. Il resto dovrà farlo Pippo Inzaghi, l’allenatore campione del mondo con cui la città spera di costruire un pronto ritorno nel calcio che conta.

E la Carrarese? La promozione in Serie B ha dato licenza di sognare ad una città intera: i giallazzurri aspettano solo il fischio d’inizio per tuffarsi in un’avventura dal sapore di storia. La dirigenza è al lavoro per garantire ad Antonio Calabro una rosa in grado di lottare per la permanenza nella serie: non è stato reso noto - almeno ufficialmente - un budget entro il quale restare per completare lo spogliatoio. A fare la differenza dovranno essere necessariamente le idee, aspettando che intanto siano completati i lavori di messa a norma dello stadio dei Marmi, in modo da poter finalmente sostenere la squadra nella propria casa (e non più sempre in trasferta). l
 

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