Il Tirreno

Sport

Valencia

MotoGp, titolo al cardiopalma: Martin vince la gara sprint e avvicina Bagnaia

MotoGp, titolo al cardiopalma: Martin vince la gara sprint e avvicina Bagnaia

Al pilota piemontese dalla Ducati ufficiale basterà arrivare con lo stesso piazzamento ottenuto sabato, per laurearsi campione del mondo per la seconda volta consecutiva, qualora Martin dovesse imporsi anche nella gara lunga

3 MINUTI DI LETTURA





Come un giallo da cui è difficile separarsi si deciderà tutto all'ultima pagina. Con una prestazione alla “Bravehearth”, fatta di cuore, furore e ardimento, Jorge Martin fa il “Martinator” e allunga la battaglia di nervi spostando a domenica l'epilogo di un Mondiale infinito, imprevedibile e quanto mai avvincente.

Sulla pista casalinga di Valencia lo spagnolo della Pramac mette in pratica quanto promesso alla vigilia del weekend trionfando nella sprint race, quanto serve per "rosicchiare” sette punti a Pecco Bagnaia, giunto quinto, e ridurre il suo gap dal campione del mondo da 21 a 14 in classifica generale. Al pilota piemontese dalla Ducati ufficiale basterà arrivare con lo stesso piazzamento ottenuto sabato, per laurearsi campione del mondo per la seconda volta consecutiva, qualora Martin dovesse imporsi anche nella gara lunga. Combinazioni a parte, sarà un corpo a corpo senza esclusione di colpi, perché lo spagnolo, non avendo nulla da perdere, è pronto a dare battaglia fino all'ultimo e non intende arrendersi proprio adesso che ha messo a segno il primo colpo per un difficile ma non impossibile 'sorpasso' proprio nel finale del mondiale.

Bagnaia, dopo una mattinata nella quale aveva dato ottimi segnali di ripresa fin dalla Q1 sfiorando con la sua Desmosdesici la pole dietro a Vinales, nella gara sprint ha sbagliato strategia, montando una gomma media (e non la soft come invece ha fatto Martin), che alla fine è risultata fatale. Pecco non ha voluto dunque marcare stretto il rivale copiandone le scelte, una mossa sbagliata in questa gara di scacchi che Bagnaia non intende commettere nuovamente nella giornata decisiva. "Abbiamo sbagliato la gomma dietro, è stato un peccato e una occasione persa per avere un gap più sostanzioso per la gara di domenica. Ma sappiamo quanto siamo forti nelle gare lunghe. Per il posteriore la scelta migliore era la soft, me ne sono accorto subito da come mi hanno superato nei primi giri. Abbiamo scelto la media perchè la mattina eravamo andati molto forti. Per la gara marcheremo il nostro avversario e lasceremo la scelta a lui", ha spiegato Pecco senza trovare scuse ma prendendosi la responsabilità della scelta sbagliata. "L'obiettivo minimo era finire nei primi cinque nella sprint. Ed è lo stesso risultato che può valere domani il titolo, speriamo domenica in un buon passo", ha aggiunto il campione del mondo in carica fiducioso comunque di avere del margine per gestire la gara. Se la vedrà con un 'Martinator' indiavolato, alla sua nona vittoria nella sprint race, a conferma di una stagione da vero protagonista. "E' stata una gara fantastica, ho fatto una bella partenza. Nessuno ha niente da perdere e tutti hanno il coltello tra i denti. Mi sono detto, o si vince o si cade. Ho dovuto spingere moltissimo alla fine per tenermi a distanza da Binder. Con altre gomme spero adesso di andare ancora più forte", ha spiegato Martin che a valencia ha preceduto sul traguardo Brad Binder (Ktm) e Marc Marquez, che a valencia correra la sua ultima gara con la Honda prima di approdare nella scuderia Ducati. Martin potrebbe trovare dei validi alleati consapevole che l'impresa iridata avrebbe del miracoloso: "Oggi ho festeggiato, sono contento e voglio godermi il momento. So che sarà dura, le possibilità sono poche ma anche se non la porto a casa sono felice di quanto fatto in questa stagione". Per sapere come andrà a finire non resta che sfogliare l'ultima pagina del libro. 

Italia mondo
Il caso

Si lancia da 40 metri al Duomo: il corpo è quello di Emanuele De Maria, il detenuto evaso che aveva accoltellato un uomo in hotel. Trovata morta la collega

Sani e Belli