Prato, minaccia di bruciarla viva dentro l’auto: arrestato l’ex compagno
La vittima aveva denunciato mesi di intimidazioni, pedinamenti e aggressioni. L'uomo è ai domiciliari
PRATO. Ha continuato a cercarla, a seguirla, a insultarla. Poi la minaccia più terribile: «Ti brucio nella macchina». Quando la donna, 67 anni come lui, ha trovato il coraggio di chiedere aiuto, la polizia lo ha fermato in flagranza di reato. Ora l’uomo è ai domiciliari, controllato con il braccialetto elettronico.
La storia arriva da Prato e racconta, ancora una volta, la spirale della violenza che si trasforma in persecuzione dopo la fine di una relazione. I due avevano convissuto per circa un anno. Poi la decisione della donna di interrompere il rapporto. Da quel momento, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sono iniziati i pedinamenti, i messaggi continui, gli appostamenti sotto casa, le offese. Fino alle aggressioni verbali e a uno schiaffo in pieno viso. La paura l’ha spinta a cambiare abitudini, a modificare i tragitti quotidiani pur di non incontrarlo.
Quando ha capito che la minaccia poteva trasformarsi in un gesto estremo, ha chiamato la polizia. Gli agenti sono arrivati subito e lo hanno arrestato. L’indagato, incensurato, assistito dall’avvocato Massimo Mariotti, è comparso questa mattina davanti al giudice delle indagini preliminari, Camilla Tesi. Il gip ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di avvicinamento e di qualsiasi forma di contatto con la ex.
Davanti al giudice, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha voluto rendere dichiarazioni spontanee: ha negato le aggressioni fisiche, ammettendo le offese e dicendosi pentito. La procura proseguirà ora le indagini per chiarire la portata delle condotte e decidere se chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione.
Una vicenda ordinaria, ma emblematica: la fragilità di un rifiuto che diventa rabbia e si trasforma in minaccia.
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