Prato, interrogato per cinque ore Belgiorno sul caso revenge porn. Le voci sull'altro politico coinvolto e le parole dell'avvocato
L’ex consigliere FdI non si è avvalso della facoltà di non rispondere
PRATO. «Adesso siamo molto sereni e tranquilli»: così l’avvocato Ugo Fanti, difensore del’ex consigliere comunale Claudio Belgiorno, commenta dopo l’interrogatorio del suo assistito di ieri mattina in procura. Belgiorno risulta indagato nell’inchiesta per la presunta diffamazione e revenge porn nei confronti dell’ex compagno di partito Tommaso Cocci e l’altra sui presunti rimborsi percepiti indebitamente dal suo datore di lavoro nel periodo in cui era consigliere comunale.
La vicenda è costata l’estromissione sia di Belgiorno che di Cocci (che era pure capolista) dall’elenco dei candidati di Fratelli d’Italia alle prossime regionali e, nel caso di Claudio Belgiorno, anche la decisione di uscire da FdI.
Lo stesso Belgiorno, che si è dichiarato assolutamente estraneo alla diffamazione di Cocci e che ha corretto il tiro (e le cifre) sui presunti rimborsi “gonfiati”, minacciando querele e richieste danni, aveva chiesto di essere ascoltato in procura per spiegare le sue ragioni. E ieri mattina, assistito appunto dall’avvocato Fanti, si è tenuto il lunghissimo interrogatorio (quasi 5 ore), dal quale, dichiara il legale di Belgiorno, il suo assistito è uscito, nonostante la durata del confronto, molto sereno.
Non confermata l'ipotesi di un altro esponente politico coinvolto
Non trova conferma al momento l’indiscrezione diffusa da alcuni organi di stampa secondo cui Claudio Belgiorno, oltre a dichiararsi estraneo al caso del revenge porn, avrebbe fatto il nome di un altro esponente politico coinvolto nella vicenda: l’avvocato infatti mantiene il riservo sulle questioni affrontate, e delle domande e risposte all’interrogatorio del Pm Luca Tescaroli. Il legale si concentra piuttosto sul comportamento tenuto da Belgiorno: «Il mio assistito non si è mai avvalso della facoltà di non rispondere, nonostante, come gli è stato fatto notare, potesse farlo anche sulle singole questioni. Invece non lo ha mai fatto, ha risposto a tutte le domande, e questo è significativo. Inoltre ha prodotto la documentazione che confuta le contestazioni che gli venivano mosse».
Prossimamente (presumibilmente il 24 settembre) Belgiorno sarà ascoltato anche sulla questione dei rimborsi.l