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Prato

Vandalismo

Prato, lo sfregio alla Basilica delle Carceri: gruppo di giovani sfonda le porte esterne

di Paolo Nencioni

	I danni alla porta principale della Basilica delle Carceri
I danni alla porta principale della Basilica delle Carceri

Il grave gesto vandalico è stato compiuto poco prima della mezzanotte. Carabinieri al lavoro per identificare i responsabili

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PRATO. Un grave atto vandalico è stato compiuto la scorsa notte ai danni della Basilica di Santa Maria delle Carceri, nell’omonima piazza. Poco prima di mezzanotte un gruppo di ragazzi ha sfondato le porte d’ingresso della chiesa, sia quella che dà sulla piazza, sia quella che dà su via della Fortezza, accanto al Castello dell’Imperatore.

Non è dato sapere se abbiano usato una mazza oppure abbiano semplicemente preso a calci le porte. Di sicuro è stato un gesto intenzionale e hanno fatto danni ingenti, sfondando tre pannelli di legno sulle porte esterne, senza però riuscire a entrare dentro la chiesa, il gioiello di Giuliano da Sangallo, che è protetta anche da porte interne, in quel momento chiuse a chiave.

Ai carabinieri sono arrivate un paio di segnalazioni e una pattuglia è arrivata sul posto nel giro di pochi minuti, peraltro senza trovare i vandali. Ora verranno esaminate le immagini riprese dalla telecamera piazzata accanto al ristorante Dek Bistrot per tentare di identificare i responsabili del danneggiamento, anche se non sarà facile, vista la distanza e la relativa oscurità. Intorno all’una i carabinieri hanno avvertito Carlo Faggi, dipendente della parrocchia, che è andato a vedere quello che era successo.

Stamattina, 19 gennaio, durante la messa, il parroco ha ricordato ai fedeli quello che era successo poche ore prima e ha esortato i presenti ad affidare alla Madonna i ragazzi che hanno danneggiato le porte. «I ragazzi – ha aggiunto – ma anche le loro famiglie», segnalando un problema di corretta educazione che probabilmente è mancata. Don Carlo Stancari in questi giorni si trova in una missione in India ed è stato informato di quanto accaduto.

Nella stessa piazza, sul lato di viale Piave, si nota un pannello pubblicitario del Museo del Tessuto che è stato anche questo gravemente danneggiato, ma non è chiaro se sia successo la scorsa notte, ad opera dello stesso gruppo di giovani, o in precedenza. La spazzatrice di Alia intorno alle 10 ha ripulito la sede stradale da una grande quantità di bicchieri di plastica e cocci di bottiglia.

«È certamente un atto deprecabile che si commenta da solo – ha detto il vescovo Giovanni Nerbini, che stamattina è andato a vedere di persona l’accaduto – E’ un gesto grave e insensato, che ha colpito una chiesa antica e dichiarata giubilare in questo Anno Santo. Credo proprio che si tratti di vandalismo, compiuto per scaricare rabbia e tensione».

In passato alla Basilica delle Carceri c’erano stati altri problemi di vandalismo: un gruppo di giovani aveva preso l’abitudine di scrivere coi pennarelli col marmo che riveste la chiesa. Ora quest’abitudine è un po’ calata, ma non cessata del tutto. I lavori di ripulitura hanno costi molto elevati.

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