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Prato, ora il Capodanno cinese vuole diventare un’attrazione turistica: le date e gli artisti nell'anno del Serpente

di Alessandro Pattume
Prato, ora il Capodanno cinese vuole diventare un’attrazione turistica: le date e gli artisti nell'anno del Serpente

La volontà è di portare più turisti e curiosi a scoprire la città. E ora è attesa per il programma ufficiale

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PRATO. Un capodanno cinese come non l’avete mai visto. Non tanto per il programma delle sfilate, che l’8 e 9 febbraio animeranno come sempre il Macrolotto e il centro storico, ma perché intorno alla sfilate sono stati finalmente pensati eventi collaterali di ogni tipo. Il progetto è quello di trasformare il capodanno cinese – sarà l’anno del serpente – in un caposaldo del calendario eventistico pratese. Una nuova festa della città insomma, che come ha dichiarato l’assessora al turismo Bartalini, servirà a coinvolgere ancora di più turisti e curiosi e a far scoprire loro «tutta quella che è la pratesità».

Una nuova festa della città

Il Comune ha affidato (18mila euro) il coordinamento degli eventi collaterali all’associazione culturale Orientiamoci in Cina, quella che, per capirsi, con il Festival Seta ha portato a Prato esperti di Cina in ogni campo dello scibile, dalla geopolitica all’economia, dalla letteratura alla musica passando per il cibo. Il programma, il cui dettaglio verrà rivelato solo oggi, vede il coinvolgimento di molte altre realtà culturali cittadine ma ha come appuntamenti principali e di maggior richiamo una mostra fotografica e un concerto, entrambi gratuiti.

La mostra comincerà alla fine del mese di gennaio e promette di raccontare uno spaccato della Cina degli anni ’80, prima della sua trasformazione in superpotenza economica. Il concerto invece, che si terrà nel teatro del Cicognini, vedrà l’esibizione di un gruppo di otto musicisti in abiti tradizionali cinesi. E poi ci saranno anche tour guidati alla scoperta della comunità cinese, dall’attività del tempio buddista alle specialità culinarie che si trovano solo in via Pistoiese. Tra le altre iniziative è prevista anche la proiezione di film cinesi sottotitolati in italiano, mentre un’altra novità è la convenzione stipulata dal Comune con Federalberghi con l’intento dichiarato di trattenere quanto più possibile a Prato i visitatori in un periodo, quello di febbraio, solitamente poco propizio al turismo. Nelle notti del 7, 8 e 9 febbraio, nove strutture ricettive pratesi offriranno prezzi agevolati e fissi.

Altri eventi collaterali

Ad accogliere turisti e curiosi che ogni anno arrivano in migliaia per le sfilate del capodanno cinese, e che quest’anno troveranno prezzi ridotti e fissi in nove strutture ricettive pratesi tra ci saranno anche altri eventi collaterali. Dryphoto organizza per esempio (7 febbraio, 17.30, gratuita) una breve camminata alla scoperta del borgo di via delle Segherie dal titolo “Raccontiamoci nella storia del capodanno del drago”. Gisella Curti e Andrea Abati guideranno i partecipanti nel quartiere con l’obiettivo di condividere l’aria di festa ma soprattutto, come sempre nell’attività dell’associazione, di fare comunità attraverso l’arte. Domenica 9 febbraio, in via Guido Monaco, Lanarchico inaugurerà invece una residenza artistica dedicata proprio al capodanno cinese.

Gli artisti

L’atelier di Marco Biscardi ospiterà infatti per un’intera settimana gli artisti Cai Yutong, Du Haoyang, Xiao Ying, Yang Yuhao, Zhang Chongyan e Zao Meici. I risultati della settimana di lavoro e di commistione di stili e sensibilità saranno mostrati al pubblico il 15 febbraio. Come sempre, non manca un appuntamento per tutti gli appassionati di fotografia che ogni anno accorrono a Prato per fotografare le sfilate. L’associazione “Fuori campo”, con la collaborazione dei fotografi Massimiliano Faralli, Andrea Foligni e Simone Ridi, organizza un laboratorio intensivo di due giorni (a pagamento) dedicato proprio alla scoperta della comunità cinese più grande d’Italia.
 

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