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Un topo manda in tilt il Tribunale di Prato

Un topo manda in tilt il Tribunale di Prato

Il roditore si è infilato nella cabina elettrica e ha provocato un corto circuito che ha bloccato l’attività del Palazzo di giustizia, fuori uso anche il riscaldamento

22 novembre 2024
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PRATO. Un topo ha mandato in tilt il Tribunale di Prato. Non è uno scherzo. Lo segnalano la presidente facente funzioni del Tribunale, Lucia Schiaretti, e il procuratore Luca Tescaroli in una nota diffusa oggi, 22 novembre.

«Appare doveroso segnalare – scrivono i due magistrati – che, nel corso della mattinata odierna, si è verificata l’interruzione del flusso dell’energia elettrica a causa di un corto circuito generato dall’accesso all’interno della cabina elettrica di un topo. Il gruppo elettrogeno non è risultato funzionare, sicché si è generato il blocco di tutte le attività degli uffici diretti dagli scriventi, con necessità di rinviare le udienze, con interruzione delle molteplici attività e l’impossibilità di assicurare i servizi al pubblico».

«In questo momento – aggiungono – sono in corso i lavori per consentire di risolvere almeno temporaneamente le criticità e, allo stato, non siamo nelle condizioni di dire quando si potranno riprendere le attività. Va segnalato, altresì, che al momento non è possibile avviare l’impianto di riscaldamento e che sono in corso anche gli interventi per la risoluzione di tale problematica».

Il fatto grave, come si vede, non è tanto il corto circuito, che può capitare, ma il mancato funzionamento del gruppo elettrogeno. Fosse capitato in un ospedale, si rischiava una tragedia. È capitato in Tribunale e sono saltate alcune udienze, ma è comunque un servizio al cittadino che non è stato possibile garantire, oltretutto in un Palazzo di giustizia che è già gravato da un sacco di problemi.

«Le attuali condizioni in cui versa il sistema giustizia del città di Prato hanno oltrepassato il limite della civile tolleranza, con grave disagio per l’utenza, a partire dalla classe forense» commenta la Camera penale, che chiede «a tutti gli enti e organi preposti, ciascuno per la rispettiva competenza, di adottare le determinazioni necessarie, con la consapevolezza che il tempo degli indugi è terminato».

Nel corso della giornata alcuni problemi sono stati risolti, altri no. In alcune stanze ancora non funzionano i computer. Per lunedì mattina è stata convocata la conferenza dei servizi per decidere ulteriori e rapidi interventi.

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