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Alluvione a Montemurlo: «Alle 19 la grata si stava già ostruendo»

Alcuni garage allagati a Montemurlo
Alcuni garage allagati a Montemurlo

Il racconto delle cause dell’allagamento inviato alla Regione e al Comune da un residente

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MONTEMURLO. È la cronistoria di quanto avvenuto domenica sera a Montemurlo. Puntuale, con tanto di orari, trascrizioni, precisazioni. Un diario redatto in una email pec inviata ieri mattina al Comune di Montemurlo, alla Regione Toscana e al Genio civile. A scriverla, è uno degli abitanti nei pressi del fosso Stregale che domenica sera è esondato alluvionando parte delle vie del centro della città. Il mittente della mail pec è Massimo Martorana. Il testo alimenterà ulteriormente il disappunto che sta crescendo in questi giorni fra gli abitanti. Perché la cronistoria trascritta nella email fa pensare che una certa sottovalutazione dei fatti, e soprattutto della gratella all’imbocco della tombatura dello Stregale, abbia giocato un ruolo fondamentale negli avvenimenti di domenica. Martorana scrive di suo pugno: “ore 19,07 (domenica sera ndr) Mi trovavo sul ponte di via Morecci, affacciato sul torrente Lo Stregale, insieme ad alcuni cittadini preoccupati. Abbiamo notato che la grata, installata con grande cura per proteggere il tubo dello Stregale, si stava lentamente “ritirando” (ovvero si stava riempiendo di detriti) , ostruendo il passaggio dell’acqua. Chiamando i numeri preposti segnalo la criticità della grata, richiedendo un sopralluogo. Ore 19, 30: Arriva la Vab ci dice di chiamare i vigili del fuoco, perché a quanto pare la grata doveva essere rimossa al più presto. Poco dopo arriva la polizia municipale, che staziona qualche minuto sul ponte con l’auto, per poi spostarsi in uno spiazzo distante. Ore 19, 36: La grata è riuscita a bloccare il 50% del passaggio dell’acqua. Ore 20,04: Chiamo di nuovo i numeri preposti e segnalo la criticità della grata, richiedendo nuovamente un sopralluogo da parte delle autorità competenti, contestualmetne un altro cittadino chiama il 112. La grata ha bloccato l’80% del tubo, e inizio a sentire che lo Stregale sta preparando la sua grande uscita”. «La polizia municipale – continua - mi risponde che non potevano fare nulla perché i pompieri erano già stati avvisati. Insisto dicendo che l’esondazione era ormai imminente».

Riprende nella lettera: “ Io sono andato in via Giunti per avvisare i condomini dell’imminente esondazione. Un altro cittadino ha scelto via del Parco. Mentre avvisavo la popolazione, ho notato che anche i due agenti della polizia municipale stavano avvisando i cittadini. In circa 10 minuti sono riuscito ad avvisare tutti i residenti di via Giunti, dal civico 50 fino a via Fratelli Cervi. Ore 00, 00: arrivano sul ponte dello Stregale e rivelano che, finalmente, la grata è stata rimossa”.
 

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