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Prato, Confindustria cancella gli accordi territoriali dei metalmeccanici: sciopero di 8 ore

Prato, Confindustria cancella gli accordi territoriali dei metalmeccanici: sciopero di 8 ore

L’agitazione è stata proclamata per lunedì 29 e ci sarà anche un presidio davanti alla sede di via Valentini. Il Pd appoggia i lavorarori: «Una scelta miope»

26 luglio 2024
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PRATO. Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero di 8 ore nel settore metalmeccanico in provincia di Prato, per protestare contro la decisione di Confindustria Toscana Nord di cancellare tutti gli accordi territoriali della provincia a far data dal 1° gennaio 2025. Lo sciopero è indetto per lunedì 29 luglio e ci sarà un presidio a partire dalle 10 davanti alla sede pratese di Confindustria, in via Valentini.

Gli accordi territoriali sono il quadro entro il quale poi si svolge la contrattazione aziendale.

Già ieri erano arrivati le prime proteste da parte del Partito democratico. «La disdetta degli accordi territoriali del settore metalmeccanico, decisa unilateralmente da Confindustria Toscana Nord, non è una buona notizia per la nostra provincia – accusa il consigliere comunale Aksel Fazio, responsabile lavoro per la Federazione provinciale del Pd – Si tratta di una decisione miope che potrebbe incidere negativamente anche sulle relazioni sindacali di altri comparti produttivi, creando un precedente pericoloso per la nostra comunità. Come Partito democratico pensiamo che l’unica strada percorribile sia quella della concertazione e del confronto, anche aspro, volto però alla risoluzione dei problemi».

«Pensare di migliorare la competitività delle imprese sui mercati nazionali ed internazionali a scapito delle lavoratrici e dei lavoratori – sostiene Fazio – è sempre sbagliato perché impoverisce il territorio e crea disparità anche tra le stesse imprese, indebolendo soprattutto quelle virtuose. Inoltre, eliminando gli accordi territoriali si scarica tutto sulla contrattazione aziendale, superando quella dimensione di distretto che ha permesso a Prato e alla sua provincia di crescere in questi decenni. Come Partito democratico lunedì 29 luglio saremo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici e ci faremo promotori di un tavolo di confronto con sindacati e organizzazioni datoriali per verificare se esiste la possibilità di costruire nuovi strumenti di contrattazione territoriale volti a difendere i diritti dei lavoratori e la buona impresa. Se i vecchi strumenti non sono adeguati, si lavora insieme per costruirne di nuovi». Il confronto dunque è rimandato a lunedì, quando i lavoratori faranno sentire la loro voce, con l’appoggio del Partito democratico e dei sindacati. 

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