Pontedera, lottizzazione ai cimiteri: attesa la decisione del Tar
Si è svolta in questi giorni l’udienza davanti al tribunale amministrativo. «Il Comune ritiene che i cittadini non abbiano un interesse da tutelare»
PONTEDERA. Il ricorso al Tar, tribunale amministrativo della Toscana, si regge sul mancato rispetto del vincolo cimiteriale, cioè delle distanze tra un nuovo insediamento commerciale, aperto nelle scorse settimane, e dal ristorante di una catena di fast food e i cimiteri.
Il Comune di Pontedera e la società proprietaria dei terreni, dove è stata realizzata la lottizzazione, si sono costituiti in giudizio. Ma la questione delle distanze è passata in secondo piano. L’altro giorno, infatti, a Firenze si è svolta l’udienza che servirà a decidere sul ricorso presentato da alcuni cittadini che hanno i propri defunti sepolti nei cimiteri della città della Vespa.
«Il Comune e la società proprietaria dei terreni si difendono – spiega l’avvocato Serena Bulleri, che tutela i ricorrenti – dicendo che i cittadini che hanno presentato il ricorso al Tar non sono portatori di un interesse rilevante, meritevole di tutela, e quindi non hanno diritto a rivolgersi al Tar». La decisione del Tar arriverà entro 90 giorni. Intanto va detto che se il supermercato è stato aperto, per il fast food gli imprenditori interessati all’investimento hanno deciso di attendere il giudizio del Tar.
Una storia lunga. Dopo il via libera da parte del consiglio comunale alla variante che consente di costruire nelle vicinanze del polo “Carlesi” e dei cimiteri insediamenti di carattere commerciale, alcuni cittadini hanno presentato il ricorso per l’annullamento della delibera e di tutti gli atti collegati alle decisioni del consiglio.
Sostengono infatti che non si può costruire senza rispettare la distanza di 200 metri dal cimitero, perché questo compromette il diritto a un culto dei defunti rispettoso e dignitoso.
Dunque tutto il ricorso si fonda sull’ipotesi di violazione del vincolo di inedificabilità assoluta entro 200 metri dai cimiteri, fatta salva la possibilità di deroga soltanto per opere pubbliche di interesse generale. Questa distanza minima era già stata derogata dal consiglio comunale nel 2007 con l’obiettivo di realizzare nell’area della lottizzazione servizi a disposizione dei cimiteri (comunale e della Misericordia) .
Il Comune di Pontedera, guidato dal sindaco Matteo Franconi, «avrebbe ha interpretato in senso estensivo e difforme dalla legge le capacità edificatorie dell’area. Una volta ricevuto il ricorso, avrebbe potuto rivalutare la situazione annullando in autotutela» spiega l’avvocato Bulleri. Ha invece deciso di non fare alcun passo indietro e ha nominato un legale per difendere la legittimità della pianificazione urbanistica e la corretta motivazione degli atti adottati, nonché al fine di far valere tutte le eventuali eccezioni processuali.
Per cui la storia ha preso la strada del contenzioso amministrativo e delle carte bollate.
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