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Pontedera, il futuro della Curtatone: per far rinascere l’ex scuola servono 7 milioni – Cosa vuole fare il Comune

di Paola Silvi

	L'ormai ex scuola nel centro di Pontedera
L'ormai ex scuola nel centro di Pontedera

Via libera al primo grado di progettazione: ecco tutte le fasi del delicato iter per recuperare l’immobile nel centro città

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PONTEDERA. Impalcature, operai sui tetti, infissi da sostituire e impianti tutti da rifare. Lo storico edificio che per decenni ha ospitato i ragazzi che frequentavano la scuola Curtatone e Montanara di Pontedera è destinato a diventare un cantiere. Certo, la ristrutturazione non sarà immediata, ma dopo i sopralluoghi tecnici di un paio di mesi fa, prende il via, in maniera ufficiale, con tanto di delibera di giunta, l’iter per il recupero dell’immobile di piazza Garibaldi. Il Comune ha approvato il primo grado della progettazione che, a conti fatti, costerà sette milioni di euro e ha ribadito, nero su bianco, che la Curtatone rimarrà una scuola. Primo passo insomma di un percorso complesso che si pone l’obiettivo di cambiare il volto e di rendere di nuovo sicuro e utilizzabile un immobile chiuso da anni per problemi legati alla normativa anti-sismica.

Il percorso

L’esito delle indagini effettuate e della complessa attività diagnostica realizzata sull’edificio, rese necessario anni fa inibire ai ragazzi quelle aule e quei locali, «secondo un principio di precauzione e tempestività», si legge nel documento stilato dall’amministrazione comunale. Gli studenti furono trasferiti prima nei container collocati nell’area esterna di Palazzo Blu e poi definitivamente nel Polo Dino Carlesi, l’immobile costruito in tempi record sulle ceneri del palazzo fatiscente che sorgeva in via Modesti. «Parallelamente, però – riporta ancora la delibera – è stato avviato un percorso finalizzato alla progettazione della messa in sicurezza dell’edificio per consentire la partecipazione a linee di finanziamento dedicate alla vulnerabilità sismica e per realizzare le articolate lavorazioni necessarie e riconsegnare l’edificio alla sua fruibilità scolastica».

L’obiettivo

Ed ecco la svolta, con l’aggiunta di un ulteriore tassello al puzzle della riqualificazione che, in base alle stime dell’amministrazione comunale di Pontedera, dovrebbe concludersi entro la fine del mandato del sindaco Matteo Franconi, quindi il 2029. Del resto lo stesso sindaco l’aveva promesso e inserito nel programma elettorale di un anno fa. «L’obiettivo – confermano da Palazzo Stefanelli – è quello di restituire alla città un presidio di formazione che è anche contemporaneamente un simbolo di identità pontederese, un luogo del cuore di generazioni e generazioni di cittadini che fra quelle mura hanno studiato e sono cresciuti».

La ricerca

Così l’intenzione diventa certezza e si concretizza non solo nella delibera di giunta ma anche nella determina, che l’ha preceduta di qualche giorno, e che rientra a pieno titolo in questo contesto, con cui il Comune affida all’architetto Matteo Ferrini e al suo studio di Terricciola, per circa 60mila euro, il servizio tecnico negli ambiti architettonici e ingegneristici, per valutare la fattibilità di un intervento di recupero dell’edificio e la ricerca di fondi necessari. Perché una volta stilato nel dettaglio il piano di restyling, servono le risorse per realizzarlo, integrando quelle comunali con altre linee di finanziamento, da individuare e ottenere tramite bandi nazionali e regionali. E poi c’è l’aspetto della vocazione della Curtatone, che rimarrà scolastica.

Il futuro

Si apre insomma un’altra questione che ne tocca l’utilizzo. La risposta però a quali scuole troveranno nell’edificio ristrutturato una nuova casa è rimandata a un confronto che partirà ovviamente in un secondo momento. L’idea che filtra dagli uffici di Palazzo Stefanelli è quella di avviare un cammino fatto di riflessioni, raccolta di opinioni e dialogo con gli istituti comprensivi per individuare gli immobili più datati e dunque più in sofferenze dal punto di vista strutturale. Trovato l’accordo gli studenti di quelle scuole saranno spostati alla Curtatone e Montanara che tornerà ad essere centro educativo e polo di riferimento in centro città.

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