Pontedera, lo Schiaccianoci al Teatro Era: la donazione di midollo diventa uno spettacolo
Tutto nasce dalla sensibilità e dall’esperienza personale di Francesca Masi e Andrea Palmieri che grazie a un trapianto hanno superato la malattia
PONTEDERA. C’è un principe che salva la sua principessa e sconfigge il cattivo. E, come in ogni favola che si rispetti c’è un regalo e una lotta tra il bene e il male dove alla fine è quest’ultimo che trionfa.
La storia è quella dello Schiaccianoci che, con le sue magiche atmosfere in piene spirito natalizio, sarà sul palco del Teatro Era domenica 10 dicembre alle 18.
Ma non sarà solo uno spettacolo teatrale, incentrato sull’arte del balletto. Perché il messaggio fondamentale che l’evento presentato da Marco Vincent, prodotto da Professione Danza Parma e dal Balletto di Parma, pensato in favore dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo, e realizzato da Handling e Accademia musicale Pontedera, con il patrocinio del Comune, vuol veicolare è quello della cultura del dono. E tutto nasce dalla sensibilità e dall’esperienza personale di Francesca Masi e Andrea Palmieri che, grazie a un trapianto di midollo osseo, hanno superato la malattia.
«Entrambi siamo stati salvati – spiega Masi, psicologa e scrittrice originaria di Fabbrica di Peccioli – e proprio per questo, abbiamo pensato di restituire questo dono che ci ha riportato alla vita, dopo un periodo davvero brutto. Così abbiamo pensato a una festa. Un nuovo giro di giostra per comunicare la gioia. Ho un figlio che studia danza classica sin da piccolo, cresciuto in alcune scuole del territorio, poi in Veneto, a Mantova e attualmente si trova a Parma. Dalla scuola Professione Danza hanno accolto subito il nostro invito per portare Lo Schiaccianoci a Pontedera e dare una funzione sociale all’arte. Diverse aziende del territorio hanno partecipato con un contributo ed è già un successo».
Intanto lo spettacolo è curato in ogni dettaglio tanto che ai partecipanti verrà consegnata una cartolina artistica, creata da Matteo Mariuzzo, con, sul retro, il numero di telefono di un volontario dell’Admo, a disposizione per informazioni e chiarimenti, e sarà possibile acquistare la raccolta di racconti natalizi, ad opera del collettivo di scrittura Terzo Passo, il cui ricavato andrà in beneficienza. E dopo pochi giorni dall’annuncio il teatro era sold out. «Ringrazio Francesca – dice il sindaco Matteo Franconi – perché ci mette sempre la faccia e con la condivisione del suo percorso ha fatto conoscere l’importanza della donazione».
Un’occasione allora anche per il Centro trasfusionale di Pontedera e Volterra. «Auspichiamo – conclude la responsabile del centro, Danila Pappalardo – un incremento di donatori e per farci trovare pronti abbiamo aumentato i posti prenotabili per i donatori di midollo osseo. Ricordo che la donazione viene fatta dal sangue periferico, è molto poco traumatica e per niente invasiva».