Il Tirreno

Pistoia

«Affrontiamo i playoff con umiltà In pochi vorrebbero incontrarci»

di Raffaello De Maio
«Affrontiamo i playoff con umiltà In pochi vorrebbero incontrarci»

Intervista ad Angelucci, protagonista dopo un lungo infortunio

11 aprile 2024
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MONTECATINI. Dopo aver rischiato di diventare un oggetto misterioso, seppellito dai dolori di un infortunio lungo e fastidioso, nelle ultime giornate di campionato i tifosi della Gema hanno scoperto l’importanza e il valore di Simone Angelucci, giocatore di qualità umane e tecniche che si incastra alla perfezione nei meccanismi della squadra.

La tripla segnata a Cassino poco dopo l’inizio del terzo quarto, con la squadra precipitata a -16 al culmine di una prestazione incolore, si può dire che sia stato il suo biglietto da visita, il segnale che la svolta era arrivata, che il periodo buio era alle spalle. «Sicuramente quel canestro oltre che per me, è stato importante per tutta la squadra – racconta Simone – eravamo in un momento difficile, già il fatto di trovarmi nel quintetto del terzo quarto mi ha dato fiducia, poi quel canestro ci ha dato forza ed energia per la rimonta e per infilare le tre vittorie». Un calvario durato cinque mesi, che adesso sembra proprio alle spalle: «Per me è stato il primo infortunio importante della carriera – continua – e bene o male ci sono state delle tappe da seguire, con qualche complicazione che ha rallentato il recupero. È stata dura stare fuori ma la società e i compagni sono stati eccezionali, mi hanno dato fiducia. E fondamentale è stata anche la presenza di mio padre, mi ha aiutato molto».

In quest’ottica, va tenuto conto come la società, pur guardandosi intorno com’è giusto che sia, non abbia mai affondato il colpo per trovare un sostituto: «Non nascondo che mi abbia fatto piacere – ammette l’ala empolese – è stato importante per me come per i miei compagni, abbiamo sentito la fiducia nel gruppo e tutti i giorni ne abbiamo avuto le conferme. Questo mi ha spronato a rientrare il prima possibile, senza forzare nulla ma lavorando con grande determinazione. E ora sto raccogliendo i risultati».

Angelucci è tornato alla piena efficienza proprio nel momento più importante della stagione, dove la Gema è passata alla cassa dopo un campionato entusiasmante: prima la salvezza, poi i playoff, e ora la concreta possibilità di arrivare quarta. Un percorso che è andato sopra le aspettative anche della squadra: «Ammetto che siamo andati ampiamente oltre quello che ci aspettavamo – continua Simone – ma sin dal primo giorno si è creata una chimica fantastica, come se giocassimo insieme da anni. Abbiamo preso consapevolezza delle nostre possibilità giorno dopo giorno, abbiamo fatto un percorso che nessuno si aspettava. Il calo del girone di ritorno è stato essenzialmente dovuto alla stanchezza e agli equilibri che nel girone di ritorno cambiano, dove emergono spesso i veri valori. Ci siamo messi sotto, abbiamo lavorato ancora più intensamente, ci siamo confrontati, e adesso ci godiamo questi playoff con grande serenità e umiltà, senza timore reverenziale, consapevoli che in pochi vorrebbero incontrarci».

Per arrivare al quarto posto, che sarebbe la ciliegina sulla torta di questa grande stagione, la Gema deve battere Avellino domenica al Palaterme. «Ci aspetta una partita difficile, loro hanno già vinto al Palaterme e hanno vinto più fuori che in casa, sono una squadra solida e fisica che si gioca l’ultima possibilità per starci alle calcagna. Ma questo non ci deve condizionare: noi con una vittoria siamo quarti, per motivarci credo sia sufficiente, no?».


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