Il Tirreno

Toscana

Il caso

Multato per "lentezza" a Grosseto, il comandante rivela: «Non c'entra la velocità». L'automobilista ha "sfidato" la polizia

di Maurizio Caldarelli
Il tratto in cui è scattata la multa e il comandante Pacini
Il tratto in cui è scattata la multa e il comandante Pacini

L’operatore sanitario si era rivolto al Tirreno raccontando la propria versione dei fatti, ma gli agenti sul verbale hanno riportato anche un altro atteggiamento che è emerso dopo le verifiche del comandante Pacini

03 maggio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





GROSSETO. «Quella della velocità eccessivamente ridotta non è stata la sanzione primaria per l’automobilista multato nelle scorse settimane sull’Aurelia all’Uccellina». Il comandante della polizia provinciale di Grosseto, Stefano Pacini, ritorna su un episodio del quale si era occupato Il Tirreno, raccontando nei dettagli la vicenda. «L’automobilista multato – sottolinea il comandante Pacini – ha raccontato alla stampa la sua versione, omettendo la parte più importante, che ha portato poi alla sanzione primaria. I miei agenti, con i quali ho parlato specificatamente dell’episodio, hanno scritto nella loro dettagliata relazione che l’uomo, quando ha visto l’autovelox, ha rallentato con l’auto fino quasi a fermarsi, ha aperto il finestrino e con il telefono ha ripreso sia la postazione mobile che gli agenti che, molto intelligentemente, non gli hanno contestato solo l’eccessiva ridotta velocità, ma anche l’utilizzo del telefonino».

La spiegazione

«La sanzione primaria, quella specifica – precisa Stefano Pacini – non era il difetto di velocità, come è venuto fuori inizialmente, ma la violazione dell’articolo 173, comma 2 e 3 bis, legato all’utilizzo del radiotelefono in macchina. Gli agenti gli hanno contestato sia l’una che l’altra in maniera contestuale e lui ha fatto vedere solo quella che gli ha fatto comodo». Per la velocità ridotta (articolo 141, commi 6 e 11 del codice della strada) sono stati 42 gli euro di multa comminati all’automobilista, un operatore sanitario; la sanzione per l’uso del telefonino è stata invece di 182 euro, ridotta a 132,50 con le spese, in caso di pagamento entro cinque giorni, con decurtazione di punti dalla patente.

La rivelazione

Il comandante Stefano Pacini ha deciso di uscire allo scoperto per far luce sulla questione perché «questi episodi creano delle situazioni che finiscono per mettere in cattiva luce i controllori - spiega -: creano un clima non solo di diffidenza, ma anche di astio nei confronti di chi fa questo lavoro. Sappiamo perfettamente che la gente è già provata dalle multe che vengono fatte, ma noi cerchiamo solo di far rispettare il codice della strada e con la massima onestà e professionalità». La polizia provinciale di Grosseto, che effettua controlli periodici su quel tratto di Aurelia, in direzione Grosseto, con un programma concordato con la Prefettura, ha una propria piazzola nel bivio con Montiano e ormai gli automobilisti in quel tratto cercano di rimanere sotto i 70 chilometri orari per non essere sanzionati dallo strumento. «Comportamenti come quelli dell’automobilista sanzionato all’Uccellina – aggiunge il comandante Pacini – sono pericolosi: rallentare bruscamente mette a rischio la sicurezza delle altre persone, specialmente quando da dietro arrivano dei camion, che hanno grandi difficoltà a frenare la loro velocità».


 

Primo piano
L'operazione

Livorno, 134 Fiat Topolino sequestrate al porto dalla Finanza: «Non sono “made in Italy”»

di Stefano Taglione