Una Fabo irriconoscibile cede al Sant’Antimo e si fa raggiungere dalla Libertas in vetta
Per l’ennesima volta il turno infrasettimanale si rivela indigesto per la squadra di Barsotti. In attacco si salvano Dell’Uomo e Chiera, ma è la difesa il reparto che ha sofferto di più
MONTECATINI. I turni infrasettimanali restano indigesti per la Fabo, che dopo le sconfitte di Salerno e Piombino viene travolta a Sant'Antimo e affiancata dalla Libertas in testa al girone. Impalpabile in difesa, confusionaria in attacco, la squadra rossoblù incassa una sconfitta netta che smorza subito l'entusiasmo del dopo-derby e che costringe a un reset velocissimo in vista del confronto durissimo di domenica, proprio con l'altra capolista. I timori della vigilia di Barsotti si rivelano subito fondati: i primi 20 minuti sono da incubo per una Fabo irriconoscibile. In attacco, dove senza una fiammata di Dell’Uomo (9 punti consecutivi e un assist) e una di Chiera (due triple in striscia) avrebbe marcato visita. Ma i guai arrivano soprattutto nella metà campo difensiva (52 punti subiti), con gli uomini di Gandini che impallinano gli aironi senza pietà. Da sotto, sfruttando i mis-match dopo i cambi sui blocchi, e dall’arco, dove tirano con 6/11 slabbrando una difesa lenta e sfasata. L’equilibrio dura solo poche azioni: Sant'Antimo prima serve vicino ai tabelloni Kamperidis, spesso capace di liberare un compagno dopo il raddoppio, poi comincia a martellare dall’arco con Mennella e Stentardo. Dopo l'intervallo lungo la Fabo scivola al -18, ma produce un 9-0 con una staffetta di triple (Chiera, Sgobba e Natali), dimezzando la distanza (55-46) e tornando sotto i 10 punti da recuperare, anche se per una sola azione, intorno alla metà del terzo periodo.
I padroni di casa, con un Gallo in crescita, sono più bravi ad adattarsi a una gara sempre più ruvida e leggono bene le rotazioni ospiti, trovando spesso il passaggio in più che li libera da sotto. Benites e soci dall'altra parte pasticciano e al 28’ hanno già collezionato 11 perse e svariati airball. Le uniche energie vere Barsotti le trova in un Dell'Uomo da clonare, mentre i lunghi restano sempre al margine della gara. Si entra negli ultimi 5 minuti con Sant'Antimo sopra di 13 (73-60). Benites redivivo da 3 suona l'ultima carica, ma Colussa risponde, mandando a picco una barca che stasera è troppo esile per stare a galla.
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