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La Pietra, stop alla Lega: «Il candidato sarà Tomasi»

Alessandro Tomasi durante una seduta del consiglio comunale
Alessandro Tomasi durante una seduta del consiglio comunale

Il senatore di FdI respinge l’ipotesi di primarie di coalizione

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PISTOIA. Niente primarie a tappe, su quel modello americano che piace tanto all’ex sindaco di Montecatini, e segretario regionale della Lega, Luca Baroncini, per scegliere il candidato di centrodestra alle elezioni regionali del 2025.

Alessandro Tomasi, 45 anni il prossimo 18 settembre, attuale sindaco di Pistoia, dovrà essere il candidato della coalizione. Non è disponibile a mettere in discussione questo nome Patrizio La Pietra, senatore (pistoiese) di Fratelli d’Italia, una delle voci più autorevoli all’interno del consesso di centrodestra. La sua risposta a Baroncini e alla capogruppo leghista in consiglio regionale Elena Meini non si è fatta attendere. I due, in sostanza, hanno chiesto che il candidato da opporre a Eugenio Giani nella corsa alla presidenza della Regione Toscana possa emergere da un percorso di primarie di coalizione.

Il sottosegretario all'Agricoltura, in veste di segretario provinciale di Fdi, ha di fatto stoppato le pretese della Lega: «Fermo restando – ha spiegato – che le decisioni sulle candidature spettano ai vertici nazionali e regionali del Partito, nel centrodestra è sempre valso il principio che alla formazione più forte elettoralmente spettasse l'onere e l'onore di proporre il candidato alla presidenza della Regione. È stato così nell'ultima tornata elettorale, con la presentazione dell'esponente della Lega Susanna Ceccardi, ed è stato così anche nel 2015, quando Lega e Fratelli d'Italia proposero congiuntamente Claudio Borghi. Questa volta Fratelli d'Italia è il partito del centrodestra più rappresentativo. Questo non lo dico io. Lo hanno detto le urne quando, alle ultime elezioni politiche, in Toscana Fratelli d'Italia ha ottenuto alla Camera dei Deputati il 26% dei voti contro il 6,6% della Lega, con un risultato praticamente fotocopia al Senato dove, a fronte di un 25,9% di Fratelli d'Italia, la Lega si è attestata al 6,4%».

Le ragioni addotte dal sottosegretario La Pietra sull'irremovibilità del suo partito alla candidatura del sindaco di Pistoia vanno comunque ben al di là della diversa consistenza numerica dei due partiti. A parere del senatore infatti, la candidatura Tomasi sarebbe l'ideale per poter allargare i confini del centrodestra in un contesto complicato per questa coalizione com’è la Regione Toscana. «Intorno al nome di Alessandro Tomasi – afferma La Pietra – si sta coagulando da tempo un ampio consenso che supera i tradizionali confini del centrodestra. A mio parere, la scelta di Tomasi è quella vincente e sono certo che alla fine sarà condivisa da tutta la coalizione».

La replica del modello-Pistoia su base regionale sembra dunque essere la molla che ha fatto scattare, in Fratelli d'Italia ma non solo, la volontà di candidare il suo esponente di spicco alla carica di presidente della Regione ed è per questo che da Fratelli d'Italia non si ammettono repliche. L'altolà del senatore è di quelli che non lasciano spazi a dibattiti e che bocciano sul nascere ogni proposta leghista basata sulle cosiddette "primarie sequenziali". Proposta che Baroncini spiega così: «Si tratta in definitiva di primarie a tappe, pressappoco sul modello di quanto accade negli Stati Uniti, quando i due partiti maggiori scelgono con questo meccanismo il loro candidato per le elezioni presidenziali. La selezione elettorale fra più candidati dell'area di centrodestra inizierebbe, nel caso della Toscana, dalla provincia meno popolosa, per arrivare, via via, a quella con più abitanti. L'ultima provincia a votare, sarebbe quindi quella di Firenze. Così facendo, i candidati potrebbero farsi conoscere meglio dall'elettorato e affrontare, con molta più forza, il confronto con l'esponente del centrosinistra».

Forza Italia e Noi Moderati, per il momento, non si esprimono ufficialmente sull'argomento, anche se sembra che a loro la proposta leghista piaccia eccome. Quest'area politica è infatti data in netta ripresa e, qualora la proposta leghista andasse in porto, potrebbe gettare sul tappeto un suo candidato di area. A smorzare ogni polemica sul nascere tuttavia provvede La Pietra per il quale la proposta leghista va respinta al mittente senza se e senza ma: «Fatta salva la scelta di Tomasi come candidato alla presidenza della Regione, Fdi è come sempre ampiamente disponibile a confrontarsi con tutti gli alleati sui programmi. Questo è avvenuto nelle recenti elezioni politiche e avverrà senz'altro per quanto concerne le elezioni regionali, dove le tematiche locali impongono un ampio spettro di consultazioni nella coalizione, perché solo con l'apporto di tutti gli elettori di centrodestra sarà possibile strappare finalmente la Toscana dall'egemonia della sinistra. Fratelli d'Italia è tradizionalmente un partito votato all'ascolto e sui programmi da condividere con gli alleati lo sarà sempre».

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