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Giostra dell’Orso di Pistoia, la gioia di Cervo Bianco: «Impensabile vincere con 27 punti, compiuta un’impresa eccezionale»


	La festa (foto Nucci/Innocenti)
La festa (foto Nucci/Innocenti)

Il Cervo Bianco si è aggiudicato per la terza volta consecutiva la sfida tra i rioni, a Marco Innocenti lo Speron d’Oro: «Un successo da dividere coi compagni»

27 luglio 2024
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PISTOIA. Tutti i salmi finiscono in gloria e tutte le giostre del Cervo bianco con Alessandro Giannini presidente stanno finendo con un successo. Anzi, con un vero e proprio trionfo visto che i 27 punti ottenuti in questa edizione stanno a indicare che per i biancoverdi del bastione Ambrogi, in pratica, non ci sono stati avversari.
Intervistato prima della Giostra sotto le logge del Comune, il presidente del Cervo bianco, era comunque ottimista, pur non ostentando la sicurezza dei forti: «Avendo vinto le ultime due edizioni, mi auguro che per il nostro rione valga l'antico adagio "non c'è due senza tre”. Quest'anno, pur con qualche cambiamento, abbiamo confermato la squadra fortissima delle scorse edizioni e non ho difficoltà a dire che siamo fra i favoriti per la vittoria». Le sue parole, a fine Giostra, sono risultate profetiche. Intervistato questa volta al centro della piazza fra il popolo biancoverde festante, Alessandro Gianni ha trattenuto a stento le lacrime per l’ emozione: «Un successo, con 27 punti non era assolutamente auspicabile. Si è trattato di un'impresa eccezionale, con i nostri ragazzi che non potevano fare meglio di così. Il nostro rione ha fornito ai suoi cavalieri dei cavalli super e loro hanno tirato fuori da questi cavalli il massimo».
Alla domanda se, con la vittoria in questa edizione, sia davvero iniziato un ciclo, Giannini si schermisce: «Il ciclo a parer mio è già iniziato. Questa è la terza vittoria e starà a noi farlo continuare». La serata per i colori biancoverdi non poteva avere coronamento migliore se non con la vittoria dello Speron d'oro da parte di un suo cavaliere. A incidere il suo nome negli annali della giostra è stato il giovanissimo cavaliere di Agliana Marco Innocenti che, con 9 punti, ha fatto suo l'ambito riconoscimento. Innocenti ha beffato sul filo di lana i suoi colleghi di rione Alessandro Culatore e Tommaso Suadoni che, pur avendo totalizzato entrambi lo stesso punteggio di Innocenti, hanno registrato un tempo più alto di percorrenza nelle singole tornate.
Pur essendo raggiante per l'affermazione del suo giovane pupillo, il presidente Giannini ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa riguardo ad alcuni aspetti del regolamento: «È stato sbandierato ai quattro venti che la Giostra si basa sulla precisione e non sulla velocità. Allora, perché per l'asssegnazione di un premio così ambito come lo Speron d'oro si pone appunto la velocità come unica discriminante?». Al Comitato cittadino della Giostra l'ardua sentenza.
Poco dopo, con un sorriso smagliante, Marco Innocenti mostrava al mondo la scatolina con lo Speron d'oro dicendo: «Per me si tratta di un risultato totalmente inaspettato. Io ero venuto in questa piazza solo per fare bella figura. Questo Speron d'oro non me lo potevo immaginare perché, guardandomi attorno, vedo tanta gente fortissima e di livello altissimo. Ho solo 19 anni e nel 2023 ho vinto il campionato italiano di gimkana western. Continuerò a fare del mio meglio cercando di fare capolino in altri palii ed eventi importanti».
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