Pistoia, attività abusiva: chiude le porte il “Superstore” di via Lucchese
Al titolare era stata respinta la richiesta del certificato prevenzione incendi
SERRAVALLE. Aveva aperto le porte la scorsa primavera, con un’inaugurazione in grande stile, il “Superstore qualità e prezzo” di Masotti, lungo la via provinciale Lucchese. Ma ora quelle porte sono chiuse, dopo i sopralluoghi condotti nei giorni scorsi dalla polizia municipale. Il grande magazzino, di circa 1.400 metri quadrati, aveva infatti iniziato la propria attività in mancanza della necessaria autorizzazione commerciale, che avrebbe dovuto ottenere dall’amministrazione comunale.
Il via libera da parte dello Sportello unico attività produttive era subordinato al possesso del certificato di prevenzione degli incendi, la cui pratica era stata respinta dal comando provinciale dei vigili del fuoco per via delle irregolarità riscontrate dopo l’esame del progetto (il documento certifica la sussistenza di tutti i requisiti di sicurezza antincendio nel rispetto della normativa sulla prevenzione): nella richiesta presentata dalla proprietà non era stata menzionata, tra l’altro, l’esistenza, oltre che del piano terra di circa 800 metri quadrati, quella del primo piano, di 400 metri quadrati, anch’esso aperto al pubblico e con la merce in esposizione.
L’esercizio commerciale, considerato di media distribuzione, è gestito dalla società “Superstore Pistoia srl”, di proprietà di un cittadino cinese residente a Pistoia. Come pubblicizzato attraverso il suo sito web, vende dai casalinghi ai detersivi, dagli articoli per il bricolage alla biancheria; e ancora, abbigliamento, calzature, profumi, articoli per la casa e per il giardinaggio, ferramenta, cartoleria, cancelleria, giocattoli, accessori per telefoni, piccoli elettrodomestici, alimenti e accessori per animali, illuminazione, articoli per auto e bici, vernici, cosmetici, accessori per il bagno.
Una volta che gli è stato notificato il verbale della polizia municipale con le contestazioni relative alla violazione amministrativa e l’intimazione a cessare l’attività, il titolare ha deciso di chiudere il negozio autonomamente, prima ancora dell’ordinanza che dovrà arrivare dal Comune (la segnalazione è arrivata infatti anche al sindaco, al Suap, ai vigili del fuoco e, per quanto concerne gli aspetti relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro, all’Asl).
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