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Serie A

Milan-Pisa 2-2, un cuore nerazzurro: Cuadrado e Nzola per l’impresa, poi il pari rossonero nel finale “pazzo”

di Andrea Chiavacci

	L'esultanza dei giocatori del Pisa
L'esultanza dei giocatori del Pisa

La squadra allenata da Alberto Gilardino spaventa la capolista di Max Allegri a San Siro (senza tifosi ospiti)

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MILANO. Cuore, gol e un punto conquistato al Meazza anche con un pizzico di rammarico. Finisce 2-2 tra Milan e Pisa con i nerazzurri che a pochi minuti dalla fine avevano ribaltato lo svantaggio iniziale. Allegri può tirare un sospiro di sollievo ma un Pisa versione gold, come il colore della nuova terza maglia, ha messo in grande difficoltà la capolista. Una partita che può dare energie positive per il prosieguo del campionato.

In campo

Gilardino conferma Albiol titolare in difesa, ritrova Touré a centrocampo e rilancia dall’inizio Bonfanti sulla fascia sinistra, ma anche Tramoni, che faceva la spola tra centrocampo e trequarti, e Meister al fianco del confermato Nzola. Non c’è Marin tra i titolari.

Il Pisa approccia senza timore la gara ma alla prima vera occasione il Milan passa al 7’ con un tiro cross di Leao dalla destra. Il pallone non viene toccato da Pavlovic ma è davanti a tutti i difensori e inganna Semper. Il fuorigioco appare evidente ma Zufferli convalida dopo il breve check al Var. La strada diventa maledettamente in salita.

Il Pisa del primo tempo è un concentrato di buona volontà e di attenzione per restare in partita. Manca qualcosa quando la squadra si avvicina all’area avversaria ma non la voglia. L’ultimo passaggio e la conclusione verso la porta però sono quasi un miraggio.

Il primo tempo

Nei primi 45 minuti due tiri verso la porta, nessuno nello specchio. Più pericoloso Bonfanti al 18’, alto di poco con Maignan sulla traiettoria, che Akinsanmiro nella parte centrale del tempo.

Il Milan però non è certo stratosferico e malgrado la strada in discesa si illumina a intermittenza ma quando accelera Leao è sempre una spina nel fianco e fa ammonire Aebischer. Unico giallo del primo tempo. Il faro rossonero è Modric. Quarant’anni come il nerazzurro Albiol di cui è stato compagno di squadra al Real Madrid nel 2012-2013.Non c’è palla che non passi dai piedi del croato. Il croato nerazzurro Semper invece non deve fare gli straordinari nella prima frazione di gioco. Le tre parate fanno parte della normale amministrazione. I giri del motore rossonero si alzano solo quando il Pisa porta un po’ più avanti il baricentro negli ultimi minuti del primo tempo ma anche i rossoneri non sono perfetti nella finalizzazione.

Nella ripresa Gilardino presenta subito Calabresi e Cuadrado al posto di Albiol, seconda partita di fila dopo 10 mesi senza partite ufficiali, e Bonfanti. Il Pisa è subito pericoloso ma Meister non approfitta di un cross da destra di Touré.

Il rigore

Al 12’ Cuadrado calcia verso la porta De Winter tocca di mano e Zufferli concede il rigore. L’arbitro va deciso sul dischetto e anche il controllo Var conferma il penalty. Sul dischetto va Cuadrado che spiazza Maignan e segna il suo primo gol in maglia nerazzurra.

Il Milan reagisce e al 19’ Leao, servito di tacco da Fofana, scheggia la traversa con un tiro in piena area di rigore. Doppia parata di Semper al 25’: prima su un colpo di testa di Gabbia, poi si supera su un tiro da fuori di Saelemakers. Entrano Moreo e Vural per Meister e Tramoni per dare freschezza e continuare anche a osare. Il nuovo entrato Nkunku procura subito un brivido ma il Pisa tiene.

Il finale show

Al 41’ i nerazzurri vanno in gol con Nzola su lancio di Akinsanmiro. C’è il brivido del Var ma il gol è buono. È il secondo gol in campionato per l’attaccante angolano. Il Pisa pregusta l’impresa ma nei minuti di recupero arriva il pareggio con il rasoterra di Athekame che tocca il palo e si infila in rete. C’è ancora tempo, il recupero arriva a otto minuti, e il Milan va vicino al gol a fil di sirena con Saelemakers.

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