Il Tirreno

Pisa

Serie B

Per il Pisa un Marin sempre più sotto i riflettori e Mlakar che cerca la strada del rilancio

di Andrea Chiavacci
Nella foto Marin con Morutan
Nella foto Marin con Morutan

La vetrina delle Nazionali e le prospettive (per ora opposte) dei due giocatori nerazzurri

3 MINUTI DI LETTURA





PISA. Un ritorno a Pisa carico, da una parte, di speranze e, dall’altra, di conferme. Jan Mlakar e Marius Marin questa mattina saranno a San Piero a Grado agli ordini di Filippo Inzaghi dopo il doppio impegno, per entrambi complessivamente positivo, in Nations League rispettivamente con le nazionali di Romania e Slovenia.

Il rilancio di Mlakar

Dopo essere entrato a gara in corso nell’1-1 con l’Austria, Mlakar si è ripreso il posto da titolare nella nazionale slovena nella gara vinta con un netto 3-0 sul Kazakistan a Lubiana griffato dalla tripletta di Sesko. Un successo che permette dopo due giornate alla Slovenia di guidare il gruppo C di Lega 2 di Nations League con 4 punti assieme alla Norvegia, con l’Austria ferma un punto e Kazakistan a zero. Una vittoria che porta morale all’attaccante del Pisa che solo pochi giorni fa sembrava in procinto di essere ceduto all'Hajduk Spalato di Rino Gattuso, la squadra da cui il Pisa ha acquistato Mlakar per circa tre milioni di euro poco più di un anno fa.

I numeri

I croati volevano riprendere in prestito Mlakar, il Pisa era interessato solo all’eventuale cessione a titolo definitivo. Mlakar resta a Pisa, ma sembra indietro a tutti nelle gerarchie d’attacco. La deludente stagione passata, con 24 presenze e 3 gol, sembrava aver dato la scossa a Mlakar. Prima con le 4 presenze all’Europeo, dove la Slovenia è arrivata fino agli ottavi, poi nelle prime amichevoli estive. Inzaghi, dopo averlo schierato titolare nel test di lusso contro l’Inter, gli ha concesso appena 17 minuti in campionato, contro la Reggiana, e 32 in Coppa Italia a Frosinone.

La gara da titolare in nazionale, 65 minuti prima di lasciare il posto a Stankovic, giocando da esterno sinistro di centrocampo nel 4-4-2, ruolo che ha fatto spesso con il ct Matjaz Kek, potrebbe ridare fiducia al 25enne sloveno anche nel prosieguo dell’avventura in nerazzurro (dove ha un contratto fino al 30 giugno 2026). Potrebbe aprirsi per lui la possibilità di diventare un vice Touré a destra nel centrocampo a quattro. Una corsia orfana di Esteves e da pochi giorni anche di Leris. Inzaghi, che lo aveva avuto con sé da giovanissimo ai tempi del Venezia, disse subito che considera Mlakar un giocatore che può fare tutti i ruoli d’attacco. Non il centrocampista. Il fatto che in nazionale venga spesso utilizzato come esterno di centrocampo, soprattutto a sinistra ma a volte anche a destra, potrebbe però diventare una soluzione da non scartare quando il tedesco dovrà tirare il fiato.

Le certezze di Marin

Marius Marin ha giocato titolare anche la seconda partita della gestione Mircea Lucescu. La Romania si è imposta per 3-1 sul Kazakistan a Bucarest dopo il 3-0 rifilato al Kosovo, in trasferta, venerdì scorso. Per Marin, alla presenza numero 23 in nazionale, 56 minuti in campo prima di venire sostituito da Olaru. Con questo successo la squadra guidata dall’ex allenatore del Pisa, che nelle prossime partite potrebbe richiamare il difensore Adrian Rus, guida il gruppo 2 di Lega 3 con 6 punti davanti a Kosovo e Cipro, che inseguono a 3, e Lituania a zero. Per Marin prosegue il momento d’oro di questo inizio stagione. Prestazioni di alto livello sia in Coppa che in campionato, con due assist vincenti, che ne fanno uno dei leader della squadra di Inzaghi. Dopo la vetrina dell’Europeo in Germania, dove Marin è andato molto bene, si era acceso l’interesse di alcune squadre francesi. Marin è rimasto a Pisa, ma tra non molto il club, il giocatore e il suo procuratore Ioan Becali dovrebbero incontrarsi per parlare del rinnovo del contratto che scade il prossimo 30 giugno.

Dall'Italia

La guida

Assegno unico, da Isee alle date dei pagamenti (con il ritardo di gennaio): le novità del 2025

Sportello legale